Attivista saudita liberata: Nouf Abdulaziz (2 di 7)

Anche Nouf Abdulaziz è stata rilasciata dalle autorità saudite dopo pressioni internazionali com’è successo per la più conosciuta Loujain. Nouf era un blogger arrestata anche lei nel 2018 con accuse di aver scritto sui social e sul suo blog espressioni contrarie al regime.

Sul blog scriveva a difesa dei diritti e uguaglianza delle donne nel regno, e i suoi testi erano sempre postati sul sito femminista saudita Noon al-Arabyiah. Ma subito attenzionati dal regime tanto che è stata costretta a non far scrivere di lei sul sito e messa sotto sorveglianza.  Furono le dichiarazioni di Yahay Assiri, la fondatrice dell’organizzazione per i diritti umani in Arabia Saudita Al-Qst, dichiarazioni fatte ai giornali e al Comitato per la protezione dei giornalisti (CPJ) nel 2019.

Al-Qst dalle sue pagine ha riferito che Nouf è stata condannata il 18 luglio 2019 per i suoi post sui suoi social media. Come tutte le altre sottoposta a tortura e trattata in maniera non consona a tutte le convenzioni internazionali.

Dopo il suo arresto una sua amica Mayya al-Zahrani, ha pubblicato una sua lettera, dove Nouf chiedeva il perché lei era considerata dalle autorità una criminale.

Queste le sue parole: “Non sono stata solo una brava cittadina che ha ama il suo paese e ha sempre desiderato il meglio, ma anche una figlia amorevole, una studentessa laboriosa e una lavoratrice devota, che non ha mai umiliato, odiato o invidiato nessuno”, ha scritto.

“Prendete la mia vita, il mio tempo, la mia salute, tutto ciò che possiedo se è a beneficio del mio paese, prendete il mio presente, il mio futuro e tutto ciò che amo se questo vi soddisfa e se è per il bene della nostra gente, ma non toglietemi il diritto alla vita, alla libertà e alla dignità”.

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Continua Nouf: “Non portatemi via tutto ciò che ho sognato e per cui mi sono battuta solo per essere un capro espiatorio a beneficio di un altro”.

Se il regime saudita avesse al governo gente come Loujain e Nouf, certamente farebbe passi da gigante verso un futuro radioso e glorioso che spetterebbe al popolo saudita, invece di perdere tempo e credibilità facendo atti cosi poco nobili contro le donne, che tra l’altro l’Islam e il profeta Muhammad ci hanno insegnato di rispettare amare e difendere contro ogni tortura e male. Se ascoltassero di più la religione.

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