Il parlamento francese, l’Assemblea nazionale, ha approvato la “carta dei valori repubblicani“, annunciata dal presidente francese come arma per lottare contro il separatismo islamista. Disegno di legge presentato il 2 Ottobre dallo stesso presidente.
Il suo ministro dell’Interno, Gerald Darmanin, ha twittato che il progetto di legge è stato ampiamente accettato dalla commissione speciale dell’Assemblea e la Francia sta facendo una legge per difendere i valori della repubblica entro Febbraio.
Il disegno di legge è stato contestato dalla maggiori organizzazioni musulmane in Francia, questa futura legge prende di mira la comunità musulmana e impone restrizioni su quasi ogni aspetto della vita di un fedele e delle organizzazioni.
Non si può più far scegliere alle famiglie l’educazione musulmana dei figli nelle scuole coraniche delle moschee, i pazienti non possono scegliere il medico in base alla loro religione, prevede il controllo delle finanze dei centri islamici e dei fondi delle organizzazioni non governative musulmane e la cosa più grave l’accusa sui post o su discorsi articoli che riguardano la religione. Impone tra l’altro la laicità di tutti i dipendenti statali.
Ora bisogna vedere se queste regole, saranno solo contro i musulmani, oppure se i cristiani possono continuare a mandare i loro figli nei doposcuola di parrocchia, se lo stato controllerà le finanze di chiese, istituti di carità e di beneficienza cristiani. A questo punto, le organizzazioni musulmane, dovrebbero chiedere lo stesso per le altre religioni in Francia, per il principio della fraternità, uguaglianza e libertà. Sarà valido anche per gli altri?
E chi lo dirà poi ai vescovi o ai rabbini che non possono più intascare i soldi dai loro rispettivi stati?
