Venti di guerra: sottomarino israeliano in direzione golfo

Un sommergibile israeliano ha attraversato il canale di Suez e secondo la stampa di Tel Aviv è diretto verso le acque del Golfo. Notizia accolta negativamente da Teheran, che ha ha ammonito Israele dal superamento delle linee rosse della propria sicurezza nazionale.

Il portavoce del ministero degli esteri, Saied Khateeb Zadeh, ha detto: “L’Iran non cerca la tensione ma non accetta provocazioni e teme che la Casa Bianca compia qualche avventura non calcolata in questi ultimi giorni dell’attuale amministrazione”.

Il portavoce iraniano ha aggiunto che Teheran ha mandato messaggi in tal senso ad alcune cancellerie occidentali per far riferire con le istituzioni statunitensi su ciò che sta accadendo.

Da tenere presente che anche un sottomarino, anch’esso nucleare, a stelle e strisce è nella zona del Golfo mandato li da Trump da qualche settimana. Teheran conferma le accuse a Tel Aviv di aver compiuto attacchi anti iraniani per conto di Washington o fornito assistenza e logistica alle azioni statunitensi, come l’assassinio dello scienziato nucleare e quello di Souleimani, all’aeroporto di Baghdad.

Tra pochi giorni, il 3 gennaio, cade il primo anniversario del raid statunitense. Da tenere presente che il sottomarino ha attraversato il Canale di Suez, con il benestare del governo egiziano!

Avvenimento che certamente non quieta la situazione critica nell’area e che gli israeliani con gli americani stuzzichino un Paese sovrano per mire espansionistiche creando la possibilità di un conflitto, è realmente da condannare e in modo definitivo.

L’istituzione che si chiama ONU, dovrebbe avere il pugno fermo contro un regime che sta destabilizzando un’intera regione da settanta anni e dovrebbe imporre assolutamente il rispetto delle sanzioni anche con la forza, visto che i sionisti che governano il territorio occupato della Palestina, non hanno mai dato ascolto agli avvertimenti e risoluzioni, anzi, hanno sempre agito per loro interessi “fregandosene” dell’ONU e della comunità internazionale.

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