Alla notizia che sia stato trovato un possibile vaccino già testato con la probabilità di riuscita al 90% ha galvanizzato molte categorie di persone sul nostro pianeta.
Persino le borse mondiali hanno avuto un balzo in avanti in tutto il mondo e i media rimbalzano la notizia dal web al cartaceo all’etere. E ancora più scalpore quando si è saputo che a trovare una possibile soluzione sia stata una coppia di medici, marito e moglie nella vita, di origine turca, e musulmani. Sui social si è scatenato un grande tamtam ovunque.
I due ricercatori si chiamano Ugur Sahin e Oezlem Tuereci, rispettivamente di 55 e 53 anni, che collaborano con la Pfizer e lavorano per la BioNTech, che ha affermato l’altro ieri l’avvenuta ricerca e test del prodotto che è risultato efficace al 90%.
Ugur è nato in Turchia e appartiene a una famiglia con il padre operaio immigrato in Germania, che è riuscito a far laureare il figlio all’università dio Colonia, specializzante in immunoterapia. A quattro anni ha preso la valigia ed ha seguito il padre in Europa, facendo un percorso di studi che lo ha portato a questo traguardo. Tra l’altro ha la cattedra della sua materia all’università di Mainz.
Mentre Oezlem, la moglie, è figlia di un medico turco anch’egli immigrato in Germania. Entrambi sono proprietari della BioNTech, società che ha collaborato col colosso farmaceutico per trovare questo sospirato vaccino anti CoViD. Tra l’altro non sono nuovi su questo campo, perché la potente La Bill & Melinda Gates Foundation ha investito 55 milioni di dollari nella loro azienda per la ricerca sul cancro.
Risultano tra le 100 persone più ricche in Germania, ma vivono modestamente e ancora vanno in giro con la loro vecchia bici o a piedi senza circondarsi dallo sfarzo inutile, per loro lo scopo principale è il lavoro che salva la gente.
Quando si dice che gli immigrati possano essere una risorsa. Dovremo dirlo a qualcuno qui in Italia, probabilmente.
