Referendum, vince il SI

Schiacciante vittoria del SI per il referendum sulla decisione di tagliare i parlamentari: il 69% degli italiani accetta la legge proposta.

La vittoria porta alla modifica degli articoli 56 e 57 della Costituzione Italiana, si avrà un taglio netto dei parlamentari che passeranno da 630 a 400 e i senatori da 315 a 200, inclusi i parlamentari eletti nelle circoscrizioni estere(da 12 a 8 deputati e da 6 a 4 senatori).

Il referendum ha fatto si che la legge che prevede questo taglio, potrà essere applicata, ma non partirà prima di 60 giorni dall’entrata in vigore. Ci vorranno i  tempi tecnici, prima, per ridisegnare i nuovi collegi.

La cosa più importante è quella di dover fare una nuova legge elettorale che si adatti a quello che hanno scelto gli elettori. E questo può prevedere tempi lunghi di attuazione e comunque questo parlamento, e neanche il prossimo, probabilmente subirà i tagli decisi.

Questa scelta però porta a una minore rappresentanza dei cittadini nelle aule di potere, si passa dall’attuale un deputato ogni 96 mila abitanti a uno per 151 mila, e si passerebbe da un senatore ogni 188 mila abitanti a uno ogni 302 mila. Il taglio calcolato per ogni regione è di circa il 30% dei rappresentati, vi è una notevole diminuzione di rappresentanza e contatto degli eletti che l’intera popolazione che bisognerebbe rappresentare; anche il risparmio nel bilancio dello stato non risulta cosi oneroso, si andrebbe a finire a circa trenta milioni di euro.

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