Hamza Yusuf: criticato per aver sostenuto l’accordo tra Emirati Arabi Uniti e Israele. Lo Shayk rettifica:”Nessun sostegno”

Hamza Yusuf, un eminente studioso musulmano che ha la sua scuola negli Stati Uniti, la Zaytuna Collage, sta subendo da parte del mondo musulmano, numerose critiche per aver approvato l’accordo tra UAE e Israele, atto condannato dalla totalità dei sapienti musulmani.

Yusuf, insieme a Bin Bayyad, saudita e presidente della FPPMES (Forum for Promoting Peace in Middle East Societies), hanno approvato la normalizzazione di questo accordo con in una dichiarazione, che inizia elogiando il principe ereditario di Abu Dhabi Mohammed bin Zayed e il ministro degli esteri del paese, Abdullah bin Zayed, affermando che la normalizzazione “ha impedito a Israele di estendere la propria sovranità sulle terre palestinesi” ed è stato un mezzo per “promuovere la pace e la stabilità per il mondo.”

Vari docenti musulmani, impiegati in occidente da Azami (Oxford), il quale afferma dei due: “Bizzarri, perfettamente allineanti ad Abu Dhabi per creare sapienti alle dipendenze degli emiri”, alla Quisay (Birmingham) che dice: “i due insieme al forum, hanno utilizzato iniziative interreligiose come cavallo di Troia per creare un’alleanza strategica tra gli Emirati Arabi Uniti e organizzazioni israeliane, sempre ben rappresentate alle varie conferenze del forum, questo serviva a creare consenso ad alcune opinioni politiche”.

Tra l’altro, a dare conferma di questa dipendenza gli stessi nel 2017 dissero, a proposito del blocco anti Qatar: “Doha sostiene i gruppi terroristici, incita all’instabilità politica dei paesi sicuri e infiamma il conflitto settario nel mondo arabo.”

Yusuf non è nuovo a queste prese di posizioni un po’ lontane dal dire musulmano. Sono sue le dichiarazioni cui dava a colpa ai palestinesi per le loro sofferenze e non solo, ha deriso la rivolta siriana e sostiene che gli Emirati Arabi Uniti sono un paese “impegnato nella tolleranza”. Tra l’altro, è anche consigliere dell’attuale presidente degli Stati Uniti, chi si è inventato, con Bennon, ora in prigione, il famoso “Ban Muslim”.

Ma lo Shayk ha subito replicato alle accuse, infatti con un post pubblico ha dichiarato che non ha mai rilasciato nessuna dichiarazione e che quelle parole di sostegno gli sono state attribuite.

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