George Patrick Zaki, il ricercatore del Gemma di Bologna arrestato al Cairo il 7 febbraio scorso, dovrà restare in carcere altri 15 giorni fino alla prossima udienza, stabilita per il 7 marzo a Mansura. Questa possibilità era stata preventivata anche dal portavoce di Amnesty International, Riccardo Noury, raggiunto da Daily Muslim, che prevedeva come da prassi diversi rinvii nella detenzione prima di una vera sentenza.
Il ragazzo, che insieme ai suoi legali è stato ascoltato per oltre un’ora, ha respinto tutte le accuse di cospirazione che gli sono state mosse. Ha dichiarato, inoltre, di stare bene e di non aver subito “ulteriori” violenze. Si è presentato davanti al giudice senza i proverbiali ricci, è stato infatti rasato a zero, e indossava camicia, jeans e ciabatte. Gli è stato concesso di trattenersi un minuto con i suoi genitori per poterli abbracciare.
