Visti, ombre sull’Ambasciata Italiana in Pakistan

Soldi in cambio dei permessi di soggiorno per motivi di studio. È la pesante accusa lanciata da un utente sulla bacheca facebook di Stefano Pontecorvo, l’ambasciatore italiano in Pakistan che ha pubblicato un post in cui si avvisano gli interessati della possibilità da parte degli studenti di richiedere i visti online per quanti desiderano studiare nelle università italiane.

Secondo Muhammad Saleem, l’interlocutore che ha risposto al messaggio pubblicato dall’ambasciatore, nella sede di Islamabad ci sarebbero degli impiegati che approfitterebbero della propria posizione per raggirare i cittadini pakistani che hanno bisogno di ottenere i visti, chiedendo loro in cambio dei soldi in nero.

Pontecorvo ha ribadito invece che si tratta di permessi che si richiedono gratuitamente sul web, registrandosi sul portale studentitalia.com e senza dover corrispondere alcunchè. Davanti alle insistenze del cittadino, l’ambasciatore lo ha rassicurato: “Mi porti le prove ma se la gente si fa turlupinare io veramente non so cosa farci. Il sistema è automatico e gestito dall’Ambasciata. Nessun intervento esterno.

Qui di seguito lo scambio di battute sulla pagina facebook:

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