Violenze sul confine himalayano tra India e Cina, 20 morti

Si è infiammata di colpo la vecchia disputa tra India e Cina per la zona contesa del confine dell’Himalaya. Sarebbe di 20 morti il bilancio del “confronto violento” con le truppe cinesi lungo il confine conteso nella regione himalayana. Lo ha confermato un portavoce dell’Esercito indiano dopo le anticipazioni dei media locali.

“Diciassette soldati indiani che erano rimasti gravemente feriti” e che “sono stati esposti a temperature sotto lo zero” sono “morti per le ferite riportate, portando il bilancio a 20 morti”, ha fatto sapere il portavoce dell’Esercito indiano, il colonnello Aman Anand. In precedenza i militari indiani avevano confermato la morte di tre soldati.

Si tratta del primo episodio di questa gravità dal 1975.

Nella Valle del Galwan da settimane si registrano schermaglie tra i due eserciti, perché da due settimane il governo indiano ha cominciato a costruire una strada lungo il territorio conteso, disturbando il monopolio cinese sul confine.

I maggiori generali dei due eserciti indiano e cinese hanno avviato colloqui in videoconferenza per cercare di stemperare le tensioni dopo gli scontri che si sono registrati nel territorio del Ladakh, regione di confine sull’Himalaya contesa tra i due Paesi, nei quali hanno perso la vita tre soldati indiani, tra cui un alto ufficiale. Lo riferisce l’agenzia di stampa Ani citando fonti militari.

Intanto il capo di Stato Maggiore dell’esercito indiano, Manoj Mukund Naravane, ha cancellato la visita che aveva in programma alla base militare di Pathankot, come ha riferito News18.

La situazione è stata analizzata anche durante un incontro convocato dal ministro della Difesa indiano Rajnath Singh con il capo della diplomazia S Jaishanka e il capo di Stato Maggiore Bipin Rawat, oltre ad altri responsabili della sicurezza. Alle 15 ora indiana il primo ministro Narendra Modi ha convocato una videoconferenza sull’incidente con i chief minister alla quale parteciperò anche Singh.

La Cina accusa le forze indiane per quelle che considera due “incursioni provocatorie” lungo il confine conteso. Il ministero degli Esteri di Pechino, riporta il Global Times, ha confermato che “scontri” sono scoppiati ieri nella valle del Galwan “dopo che le truppe indiane hanno attraversato la frontiera per attività illegali”.

La Cina, si legge, ha presentato una protesta formale e il portavoce del ministero, Zhao Lijian, ha accusato l’India di aver provocato “gravi scontri” diretti tra le truppe dei due giganti asiatici.

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