Violenza domestica, nordafricane le più maltrattate

Anteprima del primo rapporto sulla violenza di genere  del progetto Amica An Nisà, coordinato da Khadija Hojou, e subito patrocinato dal Comune di Loano. Dal rapporto emerge che le donne che più subiscono violenza di genere sono quelle di origine nordafricana. La coordinatrice del progetto ha dichiarato che la prima causa di chiamate allo sportello telefonico di Amica An Nisà riguarda le donne che sono bloccate nel paese di origine dal marito. Questa sta diventando una procedura comune: si sottraggono i documenti alla moglie per impedirle il ritorno in Italia. Altra grave causa che il progetto segnala riguarda ancora i rapporti coniugali, in questo caso il completo abbandono delle mogli da parte dei mariti, in alcuni casi anche quello dei figli. Disinteressandosi del destino della propria famiglia, con questi comportamenti le donne sono portate alla disperazione perché accade spesso che il marito sia l’unica fonte di sostentamento. Ancora troppo rilevanti i casi di violenza familiare che queste donne subiscono e per molte di loro chiedere assistenza diventa un problema, sopratutto per il fattore linguistico, una barriera spesso insuperabile. Oltre alla paura di ritorsioni da parte dei propri compagni e mariti, che spesso è complicata dalla minaccia di farle cacciare dal paese. Maggiori approfondimenti seguiranno con la pubblicazione del dossier.

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