Usa, Biden si aggiudica il Super Tuesday, Bloomberg lascia

LAS VEGAS, NEVADA - FEBRUARY 19: Democratic presidential candidates (L-R) former New York City Mayor Mike Bloomberg, Sen. Elizabeth Warren (D-MA), Sen. Bernie Sanders (I-VT), former Vice President Joe Biden, former South Bend, Indiana mayor Pete Buttigieg and Sen. Amy Klobuchar (D-MN) (R) participate in the Democratic presidential primary debate at Paris Las Vegas on February 19, 2020 in Las Vegas, Nevada. Six candidates qualified for the third Democratic presidential primary debate of 2020, which comes just days before the Nevada caucuses on February 22. (Photo by Mario Tama/Getty Images)

Il fronte moderato si è compattato dietro Joe Biden e ha convinto gli elettori di 9 stati sui 14 che votavano ieri alle primarie dei democratici negli Usa.

Bernie Sanders ha ottenuto l’importante vittoria della California, lo stato più popoloso che regala più delegati, e ha lottato testa a testa per il Texas, il secondo stato più importante al voto ieri, perdendo per un soffio a vantaggio dell’ex vice di Obama.

A Biden anche i twist states, gli Stati che generalmente producono risultati altalenanti tra repubblicani e democratici, Virginia e North Carolina. Importante anche la sua vittoria in Massachusetts, stato d’elezione della candidata Elisabet Warren. Con il moderato anche tutto il Sud, Alabama e Tennessee compresi, storicamente più conservatori.

Resta una corsa a due, dunque, nonostante si guardasse al potenziale dirompente dell’ingresso in scena del miliardario Bloomberg, che ottiene solo uno stato, le Samoa Americane, e ha deciso poco fa di abbandonare la corsa appoggiando anche lui Joe Biden. Un gesto importante che significa anche un investimento significativo.

Se Biden consoliderà alleanze e posizione potrà battere Sanders, ma è importante che lo faccia in modo pulito, tale da poterlo “arruolare” nella sfida decisiva con Trump, ottenendo di riflesso l’appoggio delle minoranze ispaniche.

 

 

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