Cresce di ora in ora il drammatico bilancio dello tsunami che ha devastato le spiagge attorno allo Stretto della Sonda, tra le isole di Giava e Sumatra, in Indonesia. Finora è di almeno 280 morti, 60 dispersi e 1000 feriti ma il numero delle vittime “crescerà sicuramente”, come ha dichiarato il presidente indonesiano Joko Widodo, mentre i soccorritori sottolineano che molte delle aree colpite non sono state ancora raggiunte.
Il vulcano Anak continua ad eruttare e autorità indonesiane hanno invitato la popolazione ed i turisti a stare lontani dalle spiagge per il timore che possa verificarsi un’altra devastante onda anomala. Sono almeno 600 le abitazioni distrutte, 9 gli hotel severamente danneggiati, mentre gli sfollati sono quasi 12.000.
Il sistema di allarme nelle zone interessate “non è operativo dal 2012” a causa di scarsi fondi, atti di vandalismo e problemi tecnici. Lo tsunami ha colpito le spiagge 24 minuti dopo l’eruzione del vulcano che lo avrebbe scatenato.
“L’Unità di crisi della Farnesina e l’Ambasciata d’Italia a Giacarta – riferisce un tweet del ministero degli Esteri – sono attive per prestare ogni assistenza necessaria ai connazionali sul posto”.