Torino ospita il controverso Imam Béchir ben Hassan

Sta suscitando non poche polemiche l’ospitata dell’Imam Béchir ben Hassan a Torino, considerato da più parti un estremista dell’Islam, anche all’interno dello stesso mondo musulmano, soprattutto per aver giustificato nel 2015 l’attentato al giornale satirico Charlie Hebdo per le vignette sul Profeta.

Nella sua due giorni piemontese, ha incontrato i fedeli musulmani dapprima nella moschea di corso Giulio Cesare e poi in quella di via Saluzzo. Il predicatore franco-tunisino è una figura piuttosto controversa per le posizioni estremiste che diffonde l’ideologia salafita ed è anche noto anche dall’Interpol, che lo arrestò a Casablanca poichè si era rifiutato di concedere alla ex moglie la custodia dei loro quattro figli.

Béchir ben Hassan, che è membro dell’Unione mondiale degli studiosi dell’Islam, ha sostenuto che chi critica il Profeta meriti una morte per impiccagione, ma non solo: propugna l’astinenza dall’alcool e ne vorrebbe vietare la vendita nei negozi tunisini, come pure l’abolizione o comunque il divieto di celebrare San Valentino, attaccando pubblicamente il Mufti Othman Battikh, reo di aver autorizzato i tunisini a festeggiare la festa degli innamorati. Idee che in Tunisia lo hanno messo al bando con un divieto di predicazione, mentre in Canada una deputata è riuscita a farne saltare la conferenza in cui avrebbe dovuto spiegare come evitare la radicalizzazione dei militanti.

Non è invece la prima volta che il predicatore franco-tunisino è ospite in Italia per professare le sue idee. Di recente è già stato in Trentino dove ha predicato nelle moschee di Trento e dintorni.

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