Sri Lanka, poca chiarezza sul divieto del velo facciale

I chierici islamici dello Sri Lanka hanno chiesto alle donne musulmane di continuare a evitare di indossare il velo, fino a quando il governo non avrà chiarito se le donne possano ritornare a coprire il viso, ora che il periodo di emergenza è giunto al termine, quattro mesi dopo una serie di attentati suicida.

Ricordiamo, infatti, che, durante il periodo pasquale, ci furono attacchi da parte di estremisti islamici a tre chiese ed ad altrettanti hotel turistici, che portarono alla morte di più di 260 innocenti. Tali attacchi costrinsero il governo dello Sri Lanka ad adottare misure straordinarie, dando ampi poteri di ricerca, arresto e detenzione ai militari e alla polizia, tra cui l’emissione di un decreto che vietava alle donne di utilizzare qualsiasi indumento, compreso il velo, per coprire il viso.

La legge sull’ emergenza era stata prorogata ogni mese fino alla settimana scorsa, quando il Presidente Maithripala Sirisena la lasciò scadere, consentendo, però, ai militari di mantenere la pace, considerando che sulla scia degli attacchi pasquali, ci sono state ripercussioni sulla comunità musulmana cingalese, con attacchi a moschee e negozi di proprietà di cittadini di fede musulmana.

I chierici hanno chiesto, pertanto, alla comunità musulmana di mantenere la calma e di attendere comunicazioni ufficiali da parte del Governo centrale, prima di considerare il divieto totalmente annullato.

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