Spari contro moschea di Bayonne, copione ormai solito della Francia

Non si parla ancora di attentato, ma quel che è avvenuto a Bayonne si iscrive nel registro dell’ordinaria violenza. Era infatti già successo in Francia. Oggi colpi d’arma da fuoco sono stati esplosi contro la moschea di Bayonne, nel Sud Ovest del Paese transalpino. Due feriti. Nel Paese che respinge gli immigrati alla frontiera di Ventimiglia ma poi vuol impartire lezioni di civiltà all’Italia.

A settembre un uomo si è lanciato a bordo dell’auto contro la moschea di Colmar, a Parigi. Abbattuto il portale del luogo di culto. Nessun ferito se non l’autore del gesto.

A giugno un uomo si è suicidato dopo aver sparato davanti a una moschea, a  Brest, Nord della Francia. Prima ha ferito due persone alle gambe. Uno dei feriti è l’imam della moschea, che definiva le donne “creature del diavolo”.

L’autore dell’attacco alla moschea di Bayonne sarebbe un 84enne, Claude Sinke, ex militare, che nel 2015 era stato candidato per il Front National. Avrebbe tentato di incendiare il portone del luogo di culto. Avrebbe già ammesso le sue responsabilità. Anziani anche i feriti, uno dei quali versa in grave condizioni. Immediata, tramite Twitter, la condanna del gesto da parte della leader del Front National, Marine Le Pen:«L’attacco alla moschea di Bayonne è un atto indicibile assolutamente contrario a tutti i valori del nostro movimento». L’esponente del Front National ha chiesto dunque «la massima severità» contro l’autore dell’attacco.

 

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