Il signoraggio bancario, strumento di schiavitù (II parte)

Proseguiamo la pubblicazione del libro “Che cos’è il Signoraggio Bancario”, di Cosimo Massaro, la cui prefazione è scritta da Antonio Pimpini, avvocato e amico del compianto professor Giacinto Auriti, che sfidò le lobbies denunciando questo strumento di schiavitù. 

 

«Il 15 agosto del 1971, il presidente degli Stati Uniti d’America, Richard Nixon, in conferenza mondiale, fu costretto a dichiarare la fine degli accordi di Breton Woods. Si era ormai intuito che gli U.S.A. non li avevano rispettati e poiché i presidenti di molti Paesi, come il francese De Gaulle,avevano intenzione di di convertire enormi quantità di dollari in oro, svuotando di fatto le riserve auree statunitensi, si temeva che se tutti avessero fatto la stessa cosa, la truffa sarebbe venuta a galla, perché l’oro non sarebbe bastato a coprire le numerose banconote, emesse dalla Federal Reserve.

Dopo la decisione presa da Nixon non ci più nessuna copertura aurea dietro l’emissione monetaria effettuata dalle banche centrali. A questo punto tutto il mondo, già sommerso di dollari utilizzati dalle varie economie statali (con la compiacenza dei Paesi Arabi, che in cambio avevano la protezione degli USA sui propri giacimenti petroliferi), avrebbe dovuto scegliere tra il dollaro, come sostituto dell’oro, oppure perdere tutto quello sul quale la propria economia era basata. Naturalmente prevalse la necessità di accettare la moneta priva di copertura aurea. Da quel momento in poi, fu consacrata l’egemonia mondiale del dollaro come nuova moneta-fiat (moneta basata sul nulla) e il crollo economico preannunciato da molti economisti non si avverò. Il nuovo dollaro venne nuovamente legittimato in base ad una semplice “Convenzione Sociale” e utilizzato come moneta base per gli scambi internazionali.

da questo fatto storico si comprende ulteriormente che alla base del valore del denaro non c’è bisogno di nessun materiale prezioso, bensì solo di una convenzione fra cittadini che lo accettano come tale. Da quel momento in poi tutte le Banche Centrali iniziarono a stampare moneta senza nessun ancoraggio all’oro».

(continua)

 

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