Roma, Consiglio di Stato dà ragione al centro islamico “Al Huda” per la sala da preghiera

Dopo quattro anni di battaglie legali tra il Comune di Roma Capitale e il centro islamico di Centocelle, “Al Huda”, il Consiglio di Stato dà ragione a questi ultimi sulla legittimità del cambio della destinazione d’uso da “laboratori” a “servizi” con funzione “ad attrezzatura religiosa” e i conseguenti lavori architettonici.

Roma Capitale con determinazione dirigenziale n. 3027, in data 11 ottobre 2016, aveva ingiunto di rimuovere gli interventi abusivi di ristrutturazione edilizia realizzati all’interno dell’immobile sito in Roma, via dei Frassini, 4, integranti una modifica della destinazione d’uso di un locale di mq 400 circa da “laboratorio” a “servizi” con funzione ad “attrezzatura religiosa” e in una “tettoia centinata costituita da struttura metallica portante e copertura in plexiglass”. Il Tar, con la sentenza impugnata, aveva respinto il ricorso. L’Associazione Islamica Culturale in Italia, che ha sede a Roma in via dei Frassini 4 nella zona di Centocelle, membro del C.A.I.L., difesa dall’avvocato Carlo Corbucci, aveva evidenziato che: “l’attuale destinazione d’uso del locale permane da tempo; e che la stessa amministrazione, negli anni, ha acconsentito (ed addirittura incoraggiato) l’attività che ivi si svolge.” Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta) ha accolto l’appello.

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