Pd Trino: “Candidati chiedono il sostegno degli imam: non c’è più religione”

Monta ancora la polemica a Trino, infatti dopo la Moschea con i muri abbattuti e il volantino dove l’Imam e il Presidente del locale Centro islamico invitavano a sostenere Roberto Rosso candidato con Fratelli d’Italia. A rispondere questa volta, è il locale Partito Democratico,  tramite un comunicato apparso sui social fa sapere che lo stesso risultato poteva essere ottenuto con “ le autorizzazioni si ottengono semplicemente presentando i documenti corretti, facendo i lavori necessari e rispettando la legge, non certo in funzione di un qualche aiuto”, sottolineando la mancanza di coerenza. 

Pubblichiamo il comunicato ufficiale riportato dalla pagina facebook ufficiale del Partito Democratico di Trino:

“La Moschea, il rispetto della legge e la faccia tosta.

Gira un volantino, in arabo e in italiano, a sostegno di Roberto Rosso, noto politico esponente di una buona mezza dozzina di partiti, già parlamentare per svariate legislature, ora vicesindaco a Trino, consigliere comunale a Torino, candidato al Consiglio Regionale e al Parlamento Europeo.
In questa lettera, due esponenti di rilievo della comunità musulmana trinese ringraziano Rosso per averli aiutati nell’ottenere le autorizzazioni per realizzare la Moschea. Ogni passo verso l’integrazione è sempre il benvenuto e siamo lieti che vi sia un rapporto positivo tra istituzioni e comunità religiose, ma è utile ricordare che le autorizzazioni si ottengono semplicemente presentando i documenti corretti, facendo i lavori necessari e rispettando la legge, non certo in funzione di un qualche “aiuto”. Così come non esistono autorizzazioni concesse da amministratori in cambio di modifiche alle pratiche e tradizioni religiose, come nel caso dell’obbligo di un luogo unico di preghiera per uomini e donne. Altrimenti qualcosa non funziona.
Resta infine da capire come sia compatibile un appello al voto a favore di un esponente politico di un partito, come Fratelli d’Italia, che continua ad avere posizioni antimusulmane, che partecipa a manifestazioni con cartelloni con su scritto “No Islamizzazione!” e il cui slogan è il tristemente famoso “Dio, Patria, Famiglia”. Ma forse siamo ingenui noi, a cercare una qualche coerenza. Evidentemente il Dio a cui Roberto Rosso e i suoi colleghi di partito fanno riferimento cambia di giorno in giorno, a seconda delle esigenze, con l’unico fine di raccogliere qualche voto in più.
Ci vorrebbe maggior rispetto nei confronti di chi crede e professa una fede, così come sarebbe opportuno non tirare in ballo la religione per meri fini elettorali. Ma tra vicepremier che fanno appello ai Santi e candidati che chiedono il sostegno degli imam, verrebbe da dire che proprio non c’è più religione”.

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