Passaggio per l’Egitto? Paga quattromila dollari e passi il confine

Da quando Hamas ha preso il controllo di Gaza, nel 2007, sia Israele che l’Egitto hanno imposto blocchi asfissianti  ai gazawi. Hanno limitato la circolazione in tutta la Palestina, compreso chi decide di uscire dalla stessa, per lavoro, studio, cure mediche o per semplice turismo. Se un palestinese o un arabo decide di uscire da Gaza passando per il valico di Erez, ossia dalla parte israeliana, significa  l’attesa di permessi speciali che non arrivano, l’obbligo di dover essere un collaborazionista e per la maggior parte dei casi l’unica uscita è quella in prigione. Sono i funzionari di Hamas  che ad Al Jazeera raccontano cosa un palestinese debba sopportare per uscire da Gaza o dalla West Bank.

D’altro canto, il passaggio da Rafah, ossia dalla parte del Nilo, non è neanche semplice, nonostante l’Egitto sia un Paese arabo e musulmano. Devi attendere mesi o anche anni perché siano riconosciute le credenziali per passare dall’altra parte dopo infiniti tentativi, oppure esiste un metodo molto più veloce e sbrigativo: paghi la tangente e ti ritrovi dall’altra parte in pochissimi minuti.

Arrivarci è semplice, trovi il “galoppino” nella striscia di Gaza che è in contatto con gli ufficiali dell’intelligence egiziana, questi prendono nome e cognome di chi vuole passare; arrivati al valico di Rafah, si versano i soldi e magicamente la persona passa dall’altra parte.

“Tanseeqat” è definita tutta l’operazione e questo sistema è talmente ormai collaudato che spudoratamente questi personaggi fanno pubblicità del servizio ovunque, compresi i social. Costo dell’operazione, se ti va bene, è di 1.200 dollari, altrimenti quattromila a persona. Pensare che la prima cifra è quasi quattro volte lo stipendio medio a Gaza.

Al Jazeera ha provato a percorrere l’iter di questa corruzione, e dopo aver contattato per telefono un certo Abu Amr, questi ha categoricamente preteso di inviare per WhastApp la copia del passaporto e versare subito il prezzo pattuito per l’operazione e il resto appena arrivati al valico. In questo modo nessun problema si sarebbe interposto nel passare il confine. Spesso, però, questi personaggi corrotti ne approfittano e fanno ripetere l’operazione al malcapitato anche per tre volte. Al Jazeera è riuscita ad avere queste interviste, promettendo l’anonimato, in quanto tutti i palestinesi che riescono a passare  hanno ancora parenti a Gaza, ed esponendosi rischierebbero pesanti ritorsioni sui loro familiari. Un funzionario di Hamas ha detto ai giornalisti di Al Jazeera che in media sono dai cinquanta ai cento al giorno gli individui che passano il valico di Rafah e il novanta percento è costretto a pagare. «Questa enorme quantità di denaro viene sottratta ai poveri abitanti di Gaza ogni mese dagli egiziani» ha rivelato il funzionario.

 

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