MGF: Onu sulla morte di una dodicenne in Egitto

Infibulazione Egitto Onu

Ancora una vittima delle mutilazioni genitali in Egitto: la dodicenne Nada Hassan Abdel-Maqsoud, che viveva nel governatorato egiziano di Assiut, sarebbe morta giovedì scorso per le conseguenze della circoncisione. Il procuratore egiziano Hamada El-Sawy ha incriminato i genitori e la zia della bambina, oltre a un medico in pensione. “Le indagini hanno rivelato che il padre della dodicenne era accompagnato da un ginecologo in pensione per eseguire un’operazione di circoncisione per lei (Nada, ndr), accompagnata da sua madre e sua zia, e dopo la sua uscita dallo studio medico, si sono verificate complicazioni, in seguito alle quali il medico sarebbe intervenuto senza riuscire ad aiutarla”, riportano dalla procura.

Il caso ha suscitato lo sdegno delle Nazioni Unite in Egitto, che hanno diramato una nota: “siamo profondamente rattristati che si verifichino ancora fatti del genere nel 2020, nonostante i progressi compiuti per sradicare questa pratica violenta in termini di riforma della legge, sensibilizzazione e impegno diretto con le comunità locali e i leader religiosi. Accogliamo con favore la dichiarazione del Comitato nazionale per l’eradicazione delle MGF che denuncia il terribile incidente e, nel rispetto delle indagini in corso e dell’indipendenza del processo giudiziario, facciamo eco alla sua richiesta di massima pena per gli autori”.

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