Massimiliano Badr Evangelista: “Ecco com’è avvenuta la mia conversione all’Islam”

Conosciamo meglio Massimiliano Badr Evangelista, già presidente del Centro Islamico Culturale “La Lucedi Cassino e del Lazio Meridionale. È un informatico che nel 2002 fece un viaggio in Marocco che instillò in lui la passione per il mondo islamico; nel 2004 si convertì così all’Islam. Arabista e orientalista, ha contribuito alla nascita del centro culturale cassinate e da allora ne è rappresentante. Nel 2016 è stato inoltre eletto presidente del CAIL, il Coordinamento delle Associazioni Islamiche del Lazio, di cui oggi è responsabile della comunicazione, ed inoltre gestisce un sito internet per la promozione della sapienza fra i musulmani.

Ci parli di Massimiliano Badr Evangelista, la sua storia, il suo percorso nell’Islam e cosa fa attualmente…
Ho 46 anni e sono nato a Cassino, in provincia di Frosinone, dove vivo con la mia famiglia. Ogni giorno mi reco al lavoro a Roma in treno. La mia prima passione è l’informatica. Oggi lavoro nella più grande società italiana del settore. Nel 2002 non sapevo nulla del mondo arabo-islamico, vivevo e lavoravo a Roma. Avevo fatto tutti i sacramenti fino alla cresima, ma ero un cristiano disaffezionato alla religione come tanti altri. Ad agosto, con altri tre amici, presi l’aereo e me ne andai in vacanza in Marocco, ma non fu un semplice soggiorno turistico. Fu una full immersion, poiché viaggiai con italiani che frequentavano quel Paese da anni e quindi ebbi modo di assaporarne appieno la cultura. Da lì nacque la seconda passione più importante, quella per il Marocco, per il mondo arabo e poi per l’Islam. Al rientro in Italia, parallelamente al lavoro, stimolato dall’ambiente multiculturale trovato in quel viaggio, ripresi lo studio della lingua inglese e francese e poi, nel 2004, iniziai con l’arabo. La conversione all’Islam avvenne nel 2005 e, nello stesso anno, sposai Saida, dal matrimonio con la quale nacquero Maruan nel 2006 e Yusef nel 2011. La voglia di approfondire mi portò ad iscrivermi all’università. Naturalmente, lavorando, non ho avuto la possibilità di intraprendere un percorso di studi in un’università islamica in un Paese arabo e quindi optai, nel 2008, per un corso in Lingua e cultura araba alla Sapienza di Roma. Fu comunque una scelta che mi consentii di studiare Arabo, islamistica, diritto musulmano, tantissima storia della civiltà islamica e contemporanea dei paesi arabi, oltre ad altre materie come il Persiano e la dialettologia araba. Conseguii la laurea triennale nel 2014 con una tesi in dialettologia araba su un dialetto regionale del Marocco, il Doukkali, è il dialetto che si parla a ElJadida, la città nella regione che maggiormente ho frequentato. Proseguii poi gli studi con il corso di laurea magistrale e mi laureai nel 2017 in Islamistica con una tesi dal titolo ‘La biografia del Profeta Muḥammad di IbnHišām. Il testo e il contesto storico’. Ho iniziato intorno al 2010 il volontariato nell’Islam e con i musulmani in Italia, quando mi presentai da un assessore nella città in cui risiedevo e chiesi un luogo in cui poter pregare durante il Ramadan insieme ai fratelli e sorelle; la risposta arrivò a metà Ramadan e logisticamente non soddisfaceva le esigenze della comunità. Il discorso riprese nel 2013 quando fui co-fondatore, insieme ai fratelli in fede di Cassino, del Centro Islamico Culturale ‘La Luce’ ; da allora assunsi il ruolo di presidente che ricopro ancora oggi. Il centro islamico da qualche mese ha avviato un progetto per l’acquisto o la costruzione di una moschea, (http://www.centroislamicocassino.it/moschea/). Successivamente iniziai la mia collaborazione con il C.A.I.L. (Coordinamento delle Associazioni Islamiche del Lazio), in cui ho ricoperto il ruolo di presidente da novembre 2016 ad aprile 2018, oggi in questa associazione mi occupo di comunicazione e media. Infine, da ottobre 2016 a settembre 2017 feci parte del Comitato promotore della Costituente Islamica”. 

Lei gestisce il sito web “LibriIslam.it”. Perché è nata questa iniziativa?
LibriIslam.it nasce per la promozione della sapienza fra i musulmani. Spesso sul web vedevo porre fra fratelli e sorelle domande tipo:«Quale libro parla della biografia del profeta (pbsdl)?», oppure «Quale altro libro tratta questo argomento?». Quindi, l’obiettivo è mettere a disposizione dei musulmani in Italia un sito in cui possano reperire testi, app e altri file multimediali sull’Islam, sia tra quelli disponibili gratuitamente, che a pagamento. Al momento sono presenti solo opere in italiano, ma in futuro spero anche di offrire le principali fonti in arabo. La grossa novità è che il sito è partecipativo, quindi chi vorrà potrà inserire delle recensioni per i testi. L’intento è anche ospitare articoli in italiano su aspetti che riguardano la sapienza islamica”. 

Qual è l’utente target?
“Il musulmano sunnita, ma il sito può rappresentare una risorsa utile per tutti coloro che vogliono saperne di più sull’Islam”. 

Quali sono le iniziative che le hanno dato maggiori soddisfazioni?
“L’attività alla quale ho contribuito e della quale sono maggiormente soddisfatto è il Centro islamico di Cassino, perché mancava un punto di riferimento per i musulmani della zona e nel Basso Lazio, non solo dove pregare, ma anche in cui poter educare adulti e bambini, per far conoscere la propria religione e le altre culture. L’apertura del centro è stata ‘un’esperienza’. La conduzione di un centro islamico non è qualcosa di banale, nessuno ha un’adeguata formazione per affrontare certe situazioni, si fa del proprio meglio mettendocela tutta, affrontando argomenti di cui in precedenza non si sapeva nulla. Cito le parole di un carissimo fratello che, a mio avviso, rappresentano al meglio lo spirito necessario per affrontare queste attività: ‘Ognuno deve portare il proprio secchio d’acqua al lago’, ossia ognuno deve contribuire a proprio modo e ancora oggi mi stupisco quando vedo chi non possiede nulla lasciare qualche centesimo nella cassetta delle offerte per aiutarci a sostenere le spese. Ogni sabato e domenica i nostri ragazzi riempiono il centro, il venerdì la sala di preghiera è piena e per le preghiere delle festività in piazza siamo in tantissimi. Approfitto dell’occasione per mandare un messaggio a quanti spesso criticano i centri islamici: vi invito a mettervi a disposizione per contribuire in qualsiasi modo. Noi vorremmo fare di più, perciò motivo abbiamo avviato il progetto per l’acquisto dei locali; naturalmente ci rendiamo conto che non è facile, ma faremo del nostro meglio”.

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