Marrakech: la capitale della cultura 2020 per l’Africa

È una delle città più belle, magiche e piene di fascino al mondo: Marrakech, la Città Rossa, situata in un luogo unico per aspetto territoriale e geografico; unica anche come tradizione, cultura e storia. La sua gente è accogliente, sorridente, forte e segnata dal sole, dal colore della pelle che sembra confondersi con l’ambiente circostante.

La terra in cui sorge appartiene ai berberi marocchini: Imaziɣen o più semplicemente Tamaziya. In arabo si scrive مراكش‎ e si legge ‘mrràkeish’, e non come tutti oggi lo pronunciano, cadendo nel francesismo della parola: marakèsh. La città come oggi la conosciamo, fu fondata nel 1062 da Abu Bakr ibn Umar, appartenente alla dinastia degli Almoravidi.  È piena di caratteristici stili storici e architettonici, alcuni si rifanno al periodo andaluso, come negli interni della Madrassa di Ben Youssef, molto simili ad alcune rifiniture della famosissima Alhambra di Cordoba.

La parte vecchia è semplicemente meravigliosa, con le sue caratteristiche e uniche abitazioni, i ryyad, case a due o tre piani, con cortile interno aperto e stanze ai lati su tutti i piani con finissime e stupende decorazioni piastrellate che solo i marocchini con la loro sapiente arte creano. E, in quasi tutti i ryyad, non può mancare la fontana all’interno con, i più ricchi, piccoli giardini che rendono l’ambiente un vero e proprio gioiello. Negli ultimi decenni vi è stato un ritorno a queste abitazioni e oltre a ristrutturare gli esistenti, molti cittadini, tra cui molti europei, li hanno ricostruiti suntuosi e raffinati per le loro abitazioni estive o per rendere la visita del turista molto più teatrale e affascinante.

Sempre nella parte vecchia, Jamaa el Fna, la piazza che cambia completamente aspetto dal mattino alla sera e che è piena di turisti, di giocolieri e venditori che hanno di tutto e che poi, all’imbrunire diventa un ristorante a cielo aperto, dove si trova dal cibo comune a quello più caratteristico sempre d’impronta marocchina. Una delle più famose pietanze è la “tanjia”, la versione della città della conosciuta tajine. E’ uno stufato di carne, spesso manzo ma anche pecora con verdure e spezie, che rendono il piatto forte gustoso e tendente al colore rosso. E nei momenti di relax, non dimenticare di sorseggiare nei caffè della piazza o nella città nuova, molto raffinata e di tendenza il tè alla menta شاي بنعناع, pronunciato shuei bna’n’a, o nel dialetto marocchino: atai bna’n’a.

E chiunque si reca a Marrakech, non può non visitare masjid al-Kutubiyya, o meglio jama’a al-Kutubiyya جامع الكتبية‎ , letteralmente la moschea  dei librai.

Città imperiale, la più importante delle quattro del regno marocchino, negli ultimi decenni sta vivendo uno splendore simile ai tempi delle sue origini. Da qualche anno vi si corre il gran premio della Formula E, con il circuito che si sviluppa nella parte nuova e che passa dentro uno dei più grandi centri commerciali dell’intero paese, e ultimamente è meta dei più blasonati atelier europei, come il designer francese Yves Saint Lauren, che ne ha fatto la sua seconda città. Una volta disse: “In Marocco, mi sono reso conto che la gamma di colori che uso era quella degli zellig, zuchi, jellabas e caftani, da quando me ne resi conto, l’audacia nel mio lavoro è andata crescendo, e questo lo devo a questo paese, alle sue potenti armonie, alle sue audaci combinazioni, al fervore della sua creatività.”

Talmente innamorato della Città Rossa che nel 2017 ha aperto il Musée Yves Saint Laurent, mostrando pezzi di alta moda e raccontando la storia di come lo stilista si è innamorato della città. Museo vicino i magnifici giardini di Majorelle, luogo dove, una volta entrato, si rimarrà estasiati dai suoi colori e profumi.

Anche Dior, l’anno scorso, ha deciso di presentare la sua collezione Resort primavera / estate 2020 in uno dei tanti castelli della città. E gli artisti non sono solo stranierei, ma anche del luogo, che hanno mostrato le loro opere che sono diventate di fama mondiale con tappeti, caftani, tessuti di colori straordinari. Più conosciuti sono i designers Samad e Malek che insieme creano per la firma Art Ouarzazate splendidi abiti e giacche stile dandy, soprabiti e abiti a farfalla, oppure Zakaria Bendriouichi con le sue borse, che sono oramai pezzi di tendenza.

E quest’anno Marrakech, la Città Rossa, la più importante città imperiale del Marocco è stata premiata con una riconoscenza che la renderà ancora più folgorante e bella nel firmamento delle città del turismo, arte e cultura nel mondo: capitale africana della cultura 2020. Ancora più eventi, più rappresentazioni, più visite in una città che è meta e sogno di tutti i turisti e artisti del mondo.

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