Malesia: Il futuro della “Moneta Halal” è nelle mani delle istituzioni

Secondo un esperto finanziario che opera in Malesia, la moneta “halal” è solo una questione di tempo e la criptovaluta potrebbe realmente essere la soluzione migliore per acquistare prodotti e servizi conformi alla Sha’ria.

Suhaida Mahpot, CEO della società di consulenza “Amanie Advisors” è convinto della bontà dell’operazione, ma è altresì consapevole del fatto che bisogna combattere lo scetticismo delle persone, in quanto poco informate, nonché la riluttanza delle Istituzioni ad introdurre ufficialmente tale sistema di pagamento. C’è, infatti, una differenza di opinione tra i diversi chierici e governi sulla questione delle valute digitali. In paesi come l’Egitto, il commercio di criptovaluta è stato bandito apertamente dai chierici e dal governo. Il grande mufti ha persino dato una fatwa contro il trading di criptovalute, chiamandolo “gioco d’azzardo” e una pratica haram. Anche paesi come l’Arabia Saudita e l’Iran hanno vietato le criptovalute a livello istituzionale. Suhaida ritiene che il rifiuto sia dovuto alla mancanza di consapevolezza e ogni volta che si presenta il problema diventerà un non-problema.

Inoltre, la “moneta halal”, per essere una valuta funzionale deve soddisfare due condizioni, in primo luogo deve essere conforme alla Sharia e, in secondo luogo, deve rispettare tutti i principi del sistema bancario islamico.

A tal proposito, l’esperto ha confrontato la situazione esistente con le criptovalute con i controversi tipi di investimento della Malesia, noti come Amanah Saham Bumiputera (ASB) e Amanah Saham Nasional (ASN), rilevando che la comprensione e la percezione dell’ASB si sono trasformate nel corso degli anni, dalla sua nascita nel 1990, passando dalla status di “harus” nel 2012, il che significa che non è né proibito né incoraggiato dagli insegnamenti della fede, a quello di haram, ovvero vietato, fino a diventare ammissibili per i musulmani su pronunciamento del Comitato Selangor Fatwa.

Stesso discorso, pertanto, vale anche per le valute digitali, per le quali è necessaria una mirata campagna di informazione e formazione, al fine di evidenziarne utilità e benefici.

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