Locuste, l’invasione arriva alle porte della Cina

Dopo aver stremato il sistema agricolo dell’Africa, con il Pakistan che ha dovuto richiedere lo stato di emergenza nazionale e il Kenya totalmente invaso come non accadeva da 75 anni, le locuste continuano a moltiplicarsi e a estendere il loro raggio d’azione. Solo nel Caucaso sono minacciati 25 milioni di ettari di aree coltivate e sono a rischio almeno 20 milioni di persone. In Cina, paese già stremato dal problema del Coronavirus, a metà febbraio sono state avvistate e filmate migliaia di locuste al confine dello Xinjiang, nella parte orientale del paese.  Comprendendo già al suo interno più di 1000 generi di locuste, la Cina dispone comunque di un meccanismo di prevenzione e contenimento degli sciami di locuste e ha istituito un sistema nazionale di monitoraggio e allerta rapida.

Il problema, comunque, resta grave soprattutto per le zone africane, già stremate da situazioni di povertà e mancanza di cibo. Per questo l’Onu ha lanciato l’allarme per una migrazione che il mese scorso ha raggiunto la dimensione di 100-200 miliardi di esemplari, partita dallo Yemen e diffusasi poi nell’Africa orientale.

 

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