L’Islam e il web

In Italia molti musulmani, ma anche non credenti, cercano informazioni preliminari sull’Islam tramite web. La richiesta di informazioni è sempre più costante e quando l’Imam (o chi per lui) non sa dare risposte, inizia l’indagine personale sulla rete.

Anche nel nostro Paese, sui social media ed in rete, abbiamo tantissime pagine e gruppi che parlano di Islam; sono principalmente gestiti da italiani convertiti e stranieri, che affrontano i più svariati argomenti. Tali siti, infatti, riportano nozioni in base alla scuola seguita e ciò, talvolta, provoca dubbi in chi non ha una preparazione dottrinale un po’ più approfondita.

In Italia non abbiamo Università Islamiche riconosciute, ma solo Centri culturali che spesso non possono rispondere a tutte le domande; la buona volontà c’è da parte di persone che tentano di fare Dawah. Per sopperire alla mancanza di informazioni di un certo spessore, molti studenti si affidano a Sheikh stranieri che, con l’ausilio della lingua inglese, semplificano la comprensione nello studio.

Molto seguiti sono l’americano Hamza Yusuf, fondatore dello Zaytuna Institute, che ha sede a Berkeley, in California e, soprattutto, Bilal Philips, giamaicano di passaporto canadese e fondatore della Islamic online University in Qatar.

Al momento, i fari del mondo islamico per l’Occidente sono l’Università al-Azhar, in Egitto e la Zaytuna in Tunisia.

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