Libia, Co-mai: Dopo Berlino aspettiamo i fatti

“Da Serraj e Haftar grande delusione per un fallimento annunciato perché per loro la guerra di leadership è più importante dell’interesse verso il popolo libico”. Cosi il fondatore delle Comunità del mondo arabo in Italia(Co-mai) e dell’Associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi) Foad Aodi, nonché Membro Registro Esperti Fnomceo, commenta con riserva e grande delusione il risultato della conferenza di Berlino che oltre, che è arrivata molto tardi, non è riuscita a mettere fine alle due guerre in atto: quella internazionale di leadership dove Serraj e Haftar sono i portavoce delle parti litiganti per interessi economici e poi c’è quella sul campo che registra disastri e morti e violenze tutti i giorni facendo pagare al popolo e alla Libia un prezzo altissimo”.
“Non smettiamo di sperare e impegnarci a favore della Pace e dialogo tra occidente e Medio Oriente ma purtroppo non vediamo risposte e risultati concreti e non veniamo ascoltati anzi censurati”.
“Per questo ribadiamo che bisogna coinvolgere tutti i paesi confinanti con la Libia per i controlli dei confini e non quelli che non c’entrano niente con la Libia; il cessate il fuoco duraturo e non momentaneo per dare una bella figura ai partecipanti alla Conferenza; dare la parola al popolo libico per elezioni libere e urgenti per non continuare a vedere leader libici autoproclamati senza consenso ed elezioni elettorali; rispettare la sovranità libica e fermare i paesi stranieri che interferiscono nella stabilizzazione libica per interessi economici; fermare il mercato delle armi che continua a uccidere e ferire civili per interesse di altri e non per tutelare la popolazione; fermare il mercato degli esseri umani, l’immigrazione irregolare tutelando i diritti umani e migranti in Libia; fare una conferenza in Algeria con i paesi arabi e paesi confinanti con l’ Onu per salvare la Libia ed evitare un’altra Somalia, Algeria, Sudan, Iraq e Afganistan”. Aodi conclude ringraziando l’Italia “per gli sforzi importanti a favore della pace e il dialogo in Libia, auspicando che possa imparare dagli sbagli del passato e non lasciare spazi a chi vuole fare fuori l’Italia dalla Libia”.

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