Legge sulla Lettura, trionfalismi e critiche

Il Senato ha approvato all’unanimità, in via definitiva, il disegno di legge per la promozione e il sostegno alla lettura. “È una grande soddisfazione”, ha commentato il senatore Pd Francesco Verducci, vicepresidente della commissione Cultura del Senato e relatore del disegno di legge. Per il ministro per i Beni e le attività culturali Dario Franceschini è “un importante passo avanti. Non è l’ultima tappa, adesso tutti insieme dobbiamo lavorare a una legge per l’editoria che sostenga complessivamente il settore del libro, sul modello della legge del cinema”. La legge approvata prevede un Piano nazionale d’azione per la promozione della lettura con un fondo che ha una dotazione di 4.350.000 euro annui a partire da quello in corso. Nelle librerie, store online, grande distribuzione, lo sconto ordinario massimo passa dal 15% al 5%, ma rimane il 15% per i libri scolastici. I punti vendita possono organizzare promozioni, una volta l’anno, con il limite di sconto del 15% mentre oggi le promozioni sono rimesse solo agli editori. Per le promozioni, gli editori hanno la possibilità di uno sconto massimo del 20%, non più del 25%. Il Consiglio dei ministri assegna annualmente a una città italiana il titolo di “Capitale italiana del Libro” sulla base dei progetti presentati. Arriva, inoltre, la carta elettronica di importo nominale pari a 100 euro, per i nuclei familiari svantaggiati. Nasce l’albo delle librerie di qualità. “Oggi è una giornata storica per la cultura italiana. Con l’approvazione definitiva del DDL Lettura, finalmente la nostra filiera italiana del libro viene dotata di un impianto normativo che ci allinea ai migliori standard europei”. Così Cristina Giussani, presidente di Sil, il Sindacato italiano librai Confesercenti. Rimane contraria l’Aie: “Con questa legge a perdere saranno i lettori”, secondo il presidente dell’Associazione Italiana Editori, Ricardo Franco Levi.

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