L’Anmi (Associazione Nazionale Musulmani Italiani) ci riprova un anno dopo. Nel settembre 2018 chiese al Comune di Lecce una porzione di cimitero per i musulmani residenti nel capoluogo salentino, ma la richiesta non fu ascoltata. Non fu convocato il presidente dell’associazione, poi l’amministrazione cittadina cadde. Ieri il presidente di Anmi, Raffaello Yazan Villani, ha fatto protocollare la medesima richiesta, motivata dalla esigenza di degna sepoltura ai musulmani. Nella domanda è stato specificato che a Lecce sono residenti quasi duemila musulmani.
«Dopo il cimitero islamico di Gioa del Colle e la porzione dedicata ai musulmani in quello di Bari – si legge nel comunicato di Anmi -, Lecce potrebbe essere la prossima città ad attrezzarsi per i musulmani. Il presidente aspetta la convocazione, per poter esporre i problemi che i residenti soffrono ogni qualvolta che hanno un lutto».