Lazio, contro il caporalato trasporto gratis per italiani e stranieri. Dedicate sei linee di autobus riservate

Sul display di cinque autobus pubblici dell’area pontina tre lettere e una data, “SaC 2019” (Stop al Caporalato). Autobus contro lo sfruttamento: sei linee dedicate ai braccianti agricoli, sia immigrati che italiani. Per questi ultimi trasporto gratuito, se in possesso di regolare contratto di lavoro. Una concreta iniziativa per combattere i caporali e per far emergere il lavoro nero.

È la seconda iniziativa nata dal Protocollo d’intesa “per un lavoro di qualità in agricoltura“, siglato a gennaio tra la giunta della Regione Lazio, i sindacati e le organizzazioni delle imprese e che vede come protagonisti anche alcuni Comuni del territorio.

Sul fianco degli autobus, la grande scritta «Lavori in agricoltura? Vogliamo tutelare i tuoi diritti», in italiano, rumeno e punjabi, la lingua degli indiani sikh che nella provincia di Latina hanno la più grande comunità. E per spiegare l’importante opportunità sono stati distribuiti migliaia di volantini, anche in inglese e francese. Si spiega che per ottenere la Tessera personale di libera circolazione “Stop al Caporalato”, che permette anche di viaggiare gratuitamente sui bus Cotral in tutta la provincia di Latina, bisogna andare in uno dei 5 centri per l’impiego della provincia.

Ma bisogna avere un contratto di lavoro o essere iscritti alle liste di prenotazione in agricoltura o all’App “FairLabor“. Grazie a quest’ultima gli sportelli e gli elenchi di prenotazione diventano virtuali, operativi 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, e consultabili in 4 lingue oltre all’italiano. 

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