Il progetto “Ospedale amico delle donne migranti – la salute non ha etnia” è stato realizzato in collaborazione dalla ASL Roma 1 e da Fondazione TIM, sostenitrice di progetti che valorizzano il ruolo delle nuove tecnologie insieme a capacità di gestione ed efficienza, per realizzare modelli e strumenti di inclusione economica e sociale.
Questa iniziativa, partita a settembre 2017 e conclusasi ad aprile di quest’anno, ha visto coinvolti i reparti e il personale di Ginecologia e Ostetricia degli ospedali San Filippo Neri e Santo Spirito in Sassia e di due consultori presenti sul territorio di competenza dell’azienda sanitaria. Sono loro i protagonisti del lavoro volto a potenziare il modello di accoglienza e assistenza alle donne migranti attraverso la promozione delle nuove tecnologie, in particolare con l’utilizzo di tablet, e con il supporto dell’attività di mediazione culturale attuata dal Programma Integra, partner del progetto, grazie al lavoro di 3 operatrici che hanno prestato servizio a chiamata per: bangla, russo, albanese, urdu, cinese, farsi, indi, amarico, tigrino, wolof, bambarà, mandinke, pular.