La processione per il Mawlid raccontata da pir Muddaththir

di Muhammad Muddaththir Silvio Giuseppe Maria Gualini*

Quest’anno ha segnato la diciottesima edizione della processione per la celebrazione della nascita del Santo
Profeta صلى الله عليه وسلم organizzata dall’Associazione Culturale Islamica Muhammadiah di Via della Volta, 155, Brescia.
Questa Associazione è riuscita a costruire una delle poche masjid italiane progettate ed edificate allo scopo
di essere masjid e non sala di preghiera ricavate da magazzini e garage, che sono la maggioranza in Italia,
senza nulla togliere a queste ultime soluzioni.
Quest’anno la partecipazione, nonostante il moltiplicarsi di varie iniziative locali (Milano, Bologna, Solaro,
Gallarate, Càstano Primo, ecc…) è stata di circa settemila persone. La processione non sarebbe possibile
senza il consenso della Questura e del Comune di Brescia e la fattiva collaborazione delle Forze dell’Ordine
operanti nella città (Carabinieri, Polizia e Polizia Municipale) che consentono anche la recitazione ad alta
voce di Qassidah (Burdah Sharif ed altre) e Naath in lingua Punjabi. La processione parte da via Sardegna e
si snoda nella parte Orientale della città lungo la Via Sostegno fra la ferrovia ed il Parco del Tarello per
entrare nella via Cremona chiusa al traffico in direzione autostrade per giungere in via Della Maggia nei
pressi dello stadio di Rugby (Aldo Invernici Stadium) attraverso parte di via della Volta. In tutto si tratta di
poco più di 3.5 chilometri coperti in circa un’ora e mezza abbondante.
L’impeccabile organizzazione dell’Associazione Muhammadiah (il presidente Mukhtar e l’instancabile Syed
Sajid Hussayin Shah con Aftab Ibrahim) organizza un palco da cui si dispensano parole di pace per i presenti
ed amore per il Santo Profeta صلى الله عليه وسلم nel ricordo della cui nascita si svolge questa processione. Brevi sermoni
tenuti da personalità note e meno note dell’Islam Pakistano ed Italiano. Un momento importante è
l’estrazione a sorte di una lotteria che elargisce opere Islamiche Zia ul Qur’an e Zia un Nabi صلى الله عليه وسلم il primo è il
tafsir, commentario, del Santo e Glorioso Qur’an ed il secondo è la più dettagliata storia della vita del Santo
Profeta صلى الله عليه وسلم e degli albori dell’Islam entrambe le opere scritte dal Giudice di Corte Suprema del Pakistan Pir Karam Shah Al-Azhari, Rahmatullah Ahle, noto come Zia ul Ummah (faro guida della comunità dei credenti).
Infine oltre 21 associazioni presenti (fra cui spiccano Jamia Al-Karam Italia e Dawat e Islami) offrono ai
presenti abbondanti rinfreschi tipici della cucina Pakistana (pakoras, biryani, namak-pare, ma anche uova
sode e l’immancabile chae, il thè aromatizzato anche in stile kashmiri).

Ma quello che più conta in questa processione e nelle altre simili che sono state sviluppate sul suo esempio
è dare il maggior tributo possibile d’amore alla più nobile delle creature صلى الله عليه وسلم senza il cui sacrificio ed esempio non esisterebbe oggi la comunità dei Musulmani, non esisterebbe l’Islam. Un obiettivo che si è prefissata
l’associazione Jamia Al-Karam Italia è di informare i frettolosi – oserei dire talvolta timorosi – passanti non
Musulmani sulla universalità del Santo Profeta صلى الله عليه وسلم e sulla naturalezza dell’Islam. Purtroppo alcuni passanti, forse anche per partito preso, interpretano le parole dei canti (in Arabo e Punjabi) per loro incomprensibili
come “inni di guerra” contro i non Musulmani. Mai come in questi tempi si rende necessaria da parte dei
Musulmani un’azione di chiarificazione che l’Islam è Vera Pace. L’Islam vero è quello di Hazrat Salah ud Din
Ayyubi, Rahmatullah Ahle, che garantì un salvacondotto ad ogni anima viva non-Musulmani quando
conquistò Gerusalemme, al contrario dei Crociati che 80 anni prima (1099dC) conquistando la stessa città
ne sterminarono la popolazione Musulmana: uomini, donne, bambini e vecchi, tutti uccisi. Per cercare di far
conoscere la grandezza del Santo profeta صلى الله عليه وسلم l’associazione Jamia Al-Karam Italia ha studiato e realizzato trecanti di lode al Santo Profeta صلى الله عليه وسلم in italiano che sono stati presentati quest’anno per la prima volta,
cercando di attrarre l’attenzione dei non-Musulmani. I testi sono disponibili sulla pagina Facebook di Jamia
Al Karam Italia.

E le donne? Alcune amministrazioni ed alcuni assessori donna hanno fatto rilevare l’assenza di
rappresentanti del mondo femminile nelle processioni in onore di questo fausto giorno per i Musulmani.
L’argomento è molto delicato perché se da un lato è vero che l’Islam impone la parità tra i sessi, non
bisogna però confondere la vera uguaglianza, cioè quella sostanziale con la dannosa uguaglianza formale,
errore che la “civiltà” contemporanea spinge molte delle donne a fare: cercare l’uguaglianza quando il
Creatore Supremo ha voluto due corpi differenti ma di pari diritti e doveri. [L’uguaglianza sostanziale (art 3
Costituzione italiana) è il vero obiettivo di ogni legge positiva e consiste nel dare soluzioni diverse a casi
diversi, cioè a ciascuno il suo e non a tutti l’uguale che è invece fonte, quasi paradossalmente, di grandi
discriminazioni]. Le donne Musulmane di Brescia e collegate alle varie associazioni hanno avuto i loro
programmi di recitazioni e canti all’interno di alcune masjid locali. Questa soluzione evita una serie di
problemi organizzativi e logistici che complicherebbero non poco l’organizzazione di questa manifestazione,
basti pensare che la presenza femminile comporterebbe inevitabilmente la presenza di bambini poco inclini
a camminare ordinati per 3,5 chilometri attardando la manifestazione e ponendo seri problemi alla
circolazione. Molti automobilisti incolonnati in attesa della liberazione del traffico da parte delle autorità
competenti hanno poco apprezzato il carattere sacro e religioso dell’evento.
Alcune correnti di pensiero del mondo Islamico arrivano anche a condannare questo tipo di manifestazioni
come se si potessero condannare le espressioni d’amore avanzando beceri ragionamenti che cozzano con la
semplice realtà dei fatti. Quando il Santo Profeta صلى الله عليه وسلم onorava il giorno della sua nascita digiunando ogni
lunedì di ogni settimana chi sarebbe fra noi il primo a non volere onorare nelle forme più tradizionali la
nascita di colui che costantemente ci permette di avere l’ardire di definirci Musulmani, che, vale ricordarlo,
significa sottomessi ad Allah, cioè obbedienti e rispettosi delle Sue Immutabili Leggi Divine. E se Allah nel
Santo e Glorioso Qur’an Karim ci dice che se vogliamo essere vicini a Lui dobbiamo prima seguire ed amare
Muhammad صلى الله عليه وسلم] Surah Ahle ‘Imran, la Famiglia di ‘Imran, 3:31] chi siamo noi per non manifestare questo
amore, camminando e cantando le lodi del Santo Profeta صلى الله عليه وسلم ,lodi insegnateci da Allah stesso? Il Santo
Nome Muhammad صلى الله عليه وسلم ,nuovo per gli Arabi suoi contemporanei, non vuol forse dire “il lodato”, “il degno di lode”?

NOTA: mentre compilavo questo modesto contributo sono stato colpito dalla notizia del vile attentato ai
militari italiani impegnati in Medio Oriente. Desidero esprimere la mia solidarietà e vicinanza ai militari ed
alle loro famiglie vittime di questi “cani rognosi” ed assassini che seminano il terrore e nel corso degli ultimi
anni hanno ucciso impunemente milioni di inermi Musulmani. Desidero esplicitamente far notare che per
me e per le migliaia di Musulmani italiani ritornati all’Islam i nostri soldati non sono crociati ma uomini
come noi tutti che hanno scelto una professione che impone loro di obbedire ad un potere politico che
nulla ha che fare con la religione e quindi l’uso del termine “crociato” non ha alcun significato per questi
uomini che compiono il loro dovere. Per chiarezza e per fugare ogni dubbio nell’articolo mi sono riferito a
fatti storici riguardanti le sei crociate descritti da autori Europei e non-Musulmani. Desidero altresì
esprimere la mia personale indignazione nel sentire e leggere che l’Islam Sunnita venga in qualche modo
associato con una banda di infami criminali come coloro che hanno vilmente attentato ai nostri soldati
compiendo un gesto quanto meno lesionista nei confronti dei veri Musulmani Sunniti che sono oltre un
miliardo di lavoratori, padri di famiglia rispettosi della vita altrui.

* presidente Jamia al Karam Italia

 

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