“La Prima Pietra”, commedia multiculturale nelle sale dal 6 dicembre

Tutto inizia, con una pietra lanciata che rompe il vetro di una finestra nel film che parla di un Natale multireligioso a scuola. La Prima Pietra, titolo della commedia tratta da un lavoro teatrale di Stefano Massini e diretto da Rolando Ravello, è una pellicola che sovverte in modo tagliente, ma ironico tanti luoghi comuni della nostra società.

In una scuola dove il preside cattolico cerca di mettere in scena una recita di Natale un po’ particolare. Nella recita compaiono Buddha, storielle indù, detti del Profeta Muhammad e tante storie di Sant’Agostino. Questa recita è una delle cause dei litigi tra il preside cristiano, Corrado Guzzanti, che vuol far passare il messaggio di pace e fratellanza con la sua recita, una maestra buddista vegana, Lucia Mascino, che cerca di infondere il karma, i due coniugi bidelli ebrei, Iaia Forte e Valerio Aprea, che vogliono a tutti i costi avere ragione fino a scatenare anche una guerra interna; la mamma musulmana Kasia Smutniak, sempre arrabbiata e pronta a reagire e la nonna musulmana Serra Yilmaz, sempre in contrasto con preside e bidelli.

Ravello e Massini cercano in 90 minuti di rappresentare l’Italia odierna dove il pregiudizio regna sovrano e il risentimento sembra essere l’unica cosa in comune delle genti che vivono nella nostra Penisola.

Ravello ha definito il film, un “Natale 2.0” perché è un film cattivo, acido e non guarda in faccia nessuno. Lo spettatore non è li per subire la pellicola, ma è chiamato a partecipare e darne una propria lettura.

Guzzanti è felice del ruolo assegnatogli e, intervistato a proposito dell’integrazione, ha dichiarato: “Manca un lavoro di conoscenza e diffusione della cultura da entrambe le parti, bisogna imparare a conoscersi e la scuola ha un’enorme responsabilità in questo, anche perché è la cassa di risonanza della società in cui viviamo“.

Le migrazioni sono sempre esistite, manca la voglia di toglierci la paura dell’altro e di avere la curiosità di capirlo“, afferma invece Serra Yilmaz.

Kasia Smutniak quindi conclude: “Manca la conoscenza del passato. e la consapevolezza di quello che è accaduto“.

Ecco il trailer ufficiale del film:

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