La differenza tra il masjid e un musalla

Per la sharia’ah esiste la differenza tra ciò che si chiama “masjid” e una struttura vera e propria. Il “masjid” (volgarmente detta moschea) è un edificio interamente dedicato a Dio, mentre un musalla (sala preghiera o centro islamico) o zawya è un luogo privato con alloggi, sale di attesa o di ritrovo, sale ad uso conferenza, sale ad uso scuola, o anche tutto questo in una solo ambiente.

Nel masjid è consentita la preghiera perché tutto è esclusivamente volto all’adorazione a Dio, mentre per il secondo fabbricato si può usare uno di questi ambienti per l’adorazione a Dio, l’importante è che sia pulito. Inoltre nel masjid, ove ci fosse la separazione delle donne per la preghiera, gli ambienti non devono avere un confine che occlude la vista degli occhi del minbar (pulpito delle prediche) o dell’imam.

Un masjid, per essere tale, deve recare questi requisiti: l’inammissibilità che si muti l’uso del luogo di culto; il divieto di fare business al suo interno; il divieto di farvi rimanere donne interessate da mestruazioni; la mancanza di confini con ambienti che non rientrino nella proprietà del masjid. Infatti, lo spazio esterno circostante,  tutte le pareti e le coperture devono essere di proprietà del masjid e non condivise con altri.

Queste regole non si applicano alle zawya o ai musalla, anche se hanno all’interno stanze dedicate esclusivamente alle preghiere.

Quindi la musalla o zawya (centro islamico) che sono condivisi, o attigui a uno spazio privato, dove si compie la preghiera, non è un masjid.

Il profeta Muhammad disse chiaramente che qualsiasi condizione che non è presente nel Corano non è valida e la condizione principale per un edificio sono quelle espresse sopra; e questo viene detto nel versetto 18 della sura al-Jinn: «E i masjid sono di Dio: dunque non invocate nessuno accanto a Dio».

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