Italia, il Decreto Sicurezza e Immigrazione è legge

In Italia, il Decreto Sicurezza è diventato legge dello Stato. La Camera dei Deputati martedì aveva dato la fiducia al governo sull’articolo unico del disegno di legge di conversione del decreto legge Sicurezza e Immigrazione, ieri si è poi passati al voto finale sul provvedimento ed alla sua approvazione in via definitiva con 396 voti favorevoli e 99 contrari. “Lasciatemi esprimere un’enorme soddisfazione“, ha commentato il ministro dell’Interno Matteo Salvini. Il decreto non ha avuto un iter parlamentare facile con tensioni all’interno delle forze di governo, malumori tra gli esponenti del Movimento 5 Stelle rimbalzati però contro il muro innalzato da Salvini, che non ha concesso alcuna possibilità di ripensamenti agli alleati.

Ecco qui di seguito riportato cosa prevede il Decreto Sicurezza:

  • Permessi di soggiorno- È cancellato il permesso di soggiorno per motivi umanitari, che durava due anni e consentiva l’accesso al lavoro, al servizio sanitario nazionale, all’assistenza sociale e all’edilizia residenziale. Invece vengono introdotti alcuni permessi per “protezione speciale” (un anno), “per calamità naturale nel Paese di origine” (sei mesi), “per condizioni di salute gravi” (un anno), “per atti di particolare valore civile” e “per casi speciali” (vittime di violenza grave o sfruttamento lavorativo).
  • Centri di permanenza e hotspotCon il decreto sicurezza diventato legge la durata massima del trattenimento degli stranieri nei Centri di permanenza per il rimpatrio viene allungata dagli attuali 90 a 180 giorni, periodo considerato necessario all’accertamento dell’identità e della nazionalità del migrante. Anche i richiedenti asilo potranno essere detenuti nei Cpr in attesa di essere identificati. L’articolo 3 del decreto prevede che i richiedenti asilo possano essere trattenuti per un periodo di al massimo 30 giorni nei cosiddetti hotspot e nelle strutture di prima accoglienza (Cas e Cara) per accertarne l’identità e la cittadinanza. Se nei trenta giorni l’identità non è accertata, anche i richiedenti asilo potranno essere trattenuti nei Centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr) per 180 giorni. Quindi il richiedente asilo potrà essere trattenuto per 210 giorni (30 solo per l’identificazione) senza che abbia commesso alcun reato. “Queste misure si applicheranno anche ai minori che fanno parte di un nucleo familiare“, fanno sapere dal Consiglio italiano per i rifugiati.
  • Fondo rimpatri- Viene assegnata al Fondo rimpatri del Viminale la somma stanziata con la legge di bilancio per programmi di rimpatrio volontario assistito: 500mila euro per il 2018, un milione e mezzo per il 2019 ed anche per il 2020.
  • Protezione internazionale- Nessuna protezione internazionale scatta nel caso di condanna definitiva anche per i reati di violenza sessuale, spaccio di droga, rapina ed estorsione. Tra i reati di “particolare allarme sociale” sono inclusi la mutilazione dei genitali femminili, la resistenza a pubblico ufficiale, le lesioni personali gravi, le lesioni gravi a pubblico ufficiale in servizio di ordine pubblico, il furto aggravato dal porto di armi o narcotici.
  • Lista Paesi “sicuri”- Ci sarà una lista dei Paesi di origine considerati sicuri, allo scopo di accelerare la procedura di esame delle domande di protezione internazionale delle persone che provengono da uno di questi Paesi.
  • Revoca protezione- Viene disposta la revoca della protezione umanitaria ai profughi che rientrano senza “gravi e comprovati motivi” nel paese di origine, una volta presentata richiesta di asilo.
  • Esame domande più celeri- Per snellire le pratiche e accelerare l’esame delle domande di protezione internazionale, il questore dà comunicazione alla Commissione competente nel caso in cui il richiedente sia indagato o sia stato condannato, anche con sentenza non definitiva, per uno dei reati riconosciuti di particolare gravità. L’eventuale ricorso non sospende l’efficacia del diniego.
  • Cambiano gli SprarCambia radicalmente lo Sprar, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (gestito con i Comuni): vi avranno accesso solo i titolari di protezione internazionale e i minori stranieri non accompagnati. Inoltre per snellire le procedure di registrazione e gestione dei migranti, vengono istituite a partire dal primo gennaio 2019 dieci nuove Commissioni territoriali per l’esame delle domande.
  • Revoca cittadinanza italiana- Prevista la revoca della cittadinanza italiana anche per i colpevoli di reati con finalità di terrorismo o eversione dell’ordinamento costituzionale. Tempi raddoppiati (4 anni) per la concessione della cittadinanza per matrimonio e per residenza.
  • Patrocinio gratuito- Viene meno la possibilità del gratuito patrocinio nei casi in cui il ricorso del migrante contro il diniego della protezione sia dichiarato improcedibile o inammissibile.
  • Allontanamento dalla casa familiare- L’articolo 16 allarga ai maltrattamenti in famiglia e agli atti persecutori (stalking) i reati per i quali può essere applicata la misura dell’allontanamento dalla casa familiare con controllo mediante il braccialetto elettronico.
  • Stretta antiterrorismo su noleggio veicoli- Per ridurre il rischio di attentati con veicoli lanciati sulla folla, i gestori delle attività di autonoleggio saranno tenuti a comunicare – alla stipula del contratto e comunque con “congruo anticipo” rispetto alla consegna – i dati identificativi dei clienti alle forze di polizia per i controlli incrociati nelle banche dati.
  • Taser- L’arma ad impulsi elettrici sarà in dotazione alle Polizie Locali di Comuni con più di 100.000 abitanti, in via sperimentale. Inoltre, i Vigili Urbani impegnati in controlli stradali potranno anche accedere alle banche dati delle forze dell’ordine per verificare l’identità.
  • Sicurezza stadi, più costi per i club- Aumenta la contribuzione delle società di calcio per l’ordine pubblico durante le partite: soglia minima al 5% (massimo al 10%) dei ricavi della vendita dei biglietti.
  • Daspo- Il Divieto di accedere alle manifestazioni sportive è esteso anche agli indiziati per reati di terrorismo, anche internazionale, e di altri reati contro lo Stato e l’ordine pubblico e sarà applicabile anche in aree destinate allo svolgimento di fiere, mercati e pubblici spettacoli, oltre che negli ospedali e nei presidi sanitari.
  • Reato di blocco stradale- Reintrodotto il reato di blocco stradale (compresa anche l’ostruzione o l’ingombro dei binari), oggi sanzionato come illecito amministrativo, mentre “l’invasione di terreni o edifici” viene punita con la reclusione fino a 2 anni.
  • Beni sequestrati alla mafia- Aumentano (di 5 milioni di euro) le risorse per le Commissioni incaricate di gestire gli enti sciolti per mafia e viene rivista l’organizzazione dell’Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, che potrà avere fino a quattro sedi secondarie. Via libera alla liberalizzazione per la vendita dei beni sequestrati ai mafiosi anche ai privati.
  • Aumenti ai Vigili del Fuoco- Viene fissato l’incremento (5,9 milioni per il 2019 e 5 milioni dal 2020) degli stanziamenti per la retribuzione del personale volontario dei Vigili del Fuoco.
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