Italia e Arabia Saudita, amicizia suggellata da una mostra romana

Il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, e quello saudita della Cultura, Badr Bin Abdullah Bin Mohammed Bin Farhan Al-Saud, si sono incontrati ieri per l’inaugurazione della mostra “Roads of Arabia: archaeological treasures of Saudi Arabia” al Museo nazionale romano . Esposti nelle Terme di Diocleziano (una delle quattro sedi del suddetto museo) i più importanti reperti archeologici e documenti provenienti da quel Paese del Medio Oriente. Dai primi insediamenti umani del neolitico al XX secolo. Elementi in cui si fondono tradizione e modernità.

Tra le bellezze una maschera funeraria in oro del I secolo dopo Cristo. La mostra sarà aperta fino al 1° marzo 2020.

«L’Arabia Saudita – ha spiegato all’Ansa l’archeologo e studioso Abdullah A. Al-Zaharani, direttore del museo di Riad da cui vengono molte delle opere esposte – è uno dei maggiori Paesi al mondo per quanto riguarda le scoperte archeologiche. Il territorio del regno, il più ampio della penisola arabica, è stato ricco di vita animale e umana da oltre un milione di anni, ospita tanti fiumi, laghi e superfici verdi che l’hanno reso un punto d’incontro cruciale» .

Nella prefazione del catalogo della mostra il ministro Franceschini ha  sottolineato come Roads of Arabia sia «un segno di quanto la cultura sia il veicolo di sempre migliori relazioni internazionali e di scambio». E Badr Bin Abdullah Bin Mohammed Bin Farhan Al-Saudsaudita ha sottolineato che l’Italia e la Penisola arabica intrattengono relazioni culturali da oltre duemila anni, contribuendo all’arricchimento della civiltà umana.

(in foto: piazza della Repubblica, davanti alle Terme di Diocleziano, in Roma)

 

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