“Io la mano a quelli di colore la do per ultimo”

Erba, chiesa patronale, mattina del 25 dicembre, Messa di Natale. Francesco, 13 anni, figlio di una coppia italo-keniota di religione cattolica, è in chiesa per assistere alla funzione religiosa. Al momento dello scambio del segno della pace, voltandosi per darlo e riceverlo, si trova di fronte un uomo, che gli dice: “Io la mano a quelli di colore la do per ultimo“, tra la stupore di Francesco e della sua sorellina. Naturalmente la persona non ha più dato il segno della pace al ragazzino…

L’episodio è accaduto nel giorno di Natale, in cui tutti i cristiani dovrebbero essere più buoni e pieni d’amore, come afferma il Vangelo. Il fatto è accaduto in una chiesa, luogo per eccellenza di pace e amore per tutti i cristiani; per di più nel momento in cui ogni credente, come Gesù ha insegnato, deve perdonare il suo prossimo e stringergli la mano in “segno di pace” e amore. Un momento perfetto per essere davvero un buon cristiano. Ma forse così non è per certi cattolici “moderni”.

Il ragazzo, tornato a casa, ha raccontato l’accaduto alla zia Maria Luisa Testori, che ha pubblicato su facebook la notizia, se non altro per non restare sempre in silenzio davanti a simili iniquità.

Ecco il racconto della zia di Francesco fatto a DailyMuslim.it:

Moltissimi sono stati i commenti a favore di Francesco tra i quali, uno in particolare, che ci è piaciuto: “Francesco, vengo da te e se tutti quei bei capelli entrassero nel casco, ci facciamo un lungo giro in Vespa“.

Il parroco della chiesa, saputo dell’accaduto, ha voluto parlare con la famiglia e con Francesco, chiedendogli scusa a nome di tutta la comunità per quanto accadutogli. Un gesto simbolico e di esempio per molti che oggi confondono lo spirito e gli insegnamenti del Cristianesimo con ben altro.

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