Il signoraggio bancario, strumento di schiavitù (VIII parte)

Nei frammenti che proponiamo Cosimo Massaro sottolinea la condizione per il reddito di cittadinanza, affinché questa misura non sia una elemosina.

«Uno Stato che stampa 100 Euro senza indebitarsi con nessuno, può spenderli direttamente per creare ricchezza, se invece li chiede in prestito ad un istituto provato, anche se realizza un bene, avrà un debito da estinguere e finché non lo azzera, il prestatore sarà il vero proprietario della nuova ricchezza generata. Per questo motivo, con la moneta debito, non solo siamo espropriati dei valori monetari ma anche di tutti i beni che realizziamo e che la moneta rappresenta.
(…)
Con la Sovranità Monetaria. La “tassazione” avviene all’origine della creazione della moneta pertanto non ha più senso imporre ulteriori tasse ai cittadini quando puoi generare denaro (…).

Senza sovranità monetaria e con una economia in stato recessivo, il reddito di cittadinanza, alla fine dei conti, fa aumentare ancor di più il nostro debito pubblico e in conclusione saremmo sempre noi a pagare. Con questo non voglio certo sostenere che non sia giusto ad esempio tagliare le ‘pensioni d’oro’(…), ma è necessario far capire che questa è una questione di principio e che -torno a ribadire .il reddito di cittadinanza deve spettare a tutti noi per una questione di diritto sociale, perché siamo noi che creiamo ricchezza, semplicemente per il fatto di essere vivi e operare con il nostro saper fare.

Oggi le risorse ci sono, in realtà siamo molto più ricchi di quello che ci vogliono far credere, le merci si buttano, la produzione industriale e le nuova tecnologie hanno ampliato la produzione a un punto tale che, consentirebbero a tutti noi di avere tutto quello di cui abbiamo bisogno.
Dovremmo lavorare meno ore perché il lavoro oggi lo fanno i “robot” nelle fabbriche, il problema è che grazie all’indottrinamento subito attraverso le false informazioni ci hanno fatto credere che siamo poveri(…)».

(continua)

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