Il Nord del mondo ha 4 volte di più del Sud

Il report di Idos presentato questa mattina in diverse città italiane ricorda che«ad alimentare le migrazioni mondiali contribuiscono certamente le perduranti sperequazioni economiche tra le varie aree del pianeta, con un sempre più accentuato differenziale tra arricchiti e impoveriti». Nulla di nuovo. Né è una novità che bisogna chiedersi il perché di tanta povertà, che scatena i fenomeni migratori. Il Dossier statistico immigrazione 2019 fa notare:«A fronte di un Pil mondiale che nel 2018 ammonta a 121.000 miliardi di dollari Usa, pari a una media procapite di 15.900 dollari annui, i Paesi economicamente più ricchi del Nord del mondo, dove abita solo il 17,8 per cento della popolazione mondiale, contano su un Pil pro-capite di 39.300 dollari Usa, quasi 4 volte superiore ai 10.500 dollari dei Paesi poveri del Sud, all’interno dei quali 821 milioni di persone soffrono ancora la fame».

La povertà, ma non solo. E il report indica che«le migrazioni sono causate anche dalle tante guerre e conflitti in atto nel mondo (in cui Save the children calcola essere coinvolti 420 milioni di bambini), dalle epidemie, dai disastri ambientali (desertificazioni, alluvioni, sconvolgimenti idrogeologici, ecc.) provocati anche dai cambiamenti climatici globali».

Ma perché perché persiste tanta miseria quando in altri Paesi il cibo si spreca?

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