Il cimitero islamico, un’urgenza da risolvere

La mancanza di accordi con lo Stato Italiano crea difficoltà ai fedeli musulmani che non possono essere sepolti nei propri Paesi d’origine.

È ormai foltissima la colonia di musulmani in Italia, sia di origine straniera, che locale. Ecco perché si presenta una grande incombenza: la realizzazione di un cimitero per i fedeli musulmani. Ad oggi, sono infatti pochissimi i cimiteri islamici nel nostro Paese, in confronto ai milioni di musulmani che vi abitano. Si tratta di un problema che andrà ad ingigantirsi con il passare del tempo, poiché la stragrande maggioranza di persone di fede musulmana deceduta aveva il desiderio di essere sepolta nel proprio paese d’origine e, quando ciò accade, è perché scatta immediatamente la solidarietà all’interno della comunità che raccoglie la somma di denaro necessaria per il rimpatrio della salma. A volte comunque accade che alcune nazioni, tramite la compagnia aerea di bandiera, rimpatrino le salme gratuitamente.

Il problema sussiste invece quando la persona deceduta è un italiano musulmano o un individuo di seconda generazione, poiché questa è la loro patria. Eppure le norme che regolamentano i cimiteri già prevedono un’area per i non cattolici. Ad ogni modo, non esistendo accordi ufficiali con lo Stato Italiano come ad esempio avviene con la comunità ebraica o quella indiana, diventa difficile anche discutere di una simile ipotesi, per timore del clamore politico che si andrebbe a suscitare.

Tuttavia, non si chiede un cimitero intero, ma una piccola porzione all’interno di un camposanto già esistente, come avviene per le altre confessioni religiose, tenendo conto che il rituale della sepoltura è estremamente simile a quello ebraico.

Un caso che commosse l’Italia fu quello della bambina musulmana di origine marocchine che perì nel giugno 2017 a Galatina (Lecce) e che, per questioni religiose, non poteva essere sepolta nel Comune di residenza. Non essendo cittadina di Gioia del Colle (il primo Comune in Puglia a preoccuparsi di concedere una sepoltura islamica) non poteva essere tumulata lì. La vicenda fortunatamente si concluse per il meglio grazie al buono senso ed all’umanità dimostrata dalle parti in causa.

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