I medici si aggiornino sulle patologie dei migranti, la proposta di Omceo

Curare anche il disagio per guarire le patologie causate dalla povertà e aggiornare i professionisti della sanità su argomenti riguardanti l’immigrazione. Queste le proposte avanzate dall’Omceo (Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri) di Roma durante il convegno sulle patologie più frequenti nei migranti e sulle relative emergenze sanitarie svoltosi nell’Urbe l’altro ieri, in collaborazione con l’Ordine degli avvocati.

Nella relazione introduttiva al convegno, Foad Aodi, responsabile dell’Area rapporti con i Comuni e affari esteri dell’Omceo di Roma, ha proposto di inserire convegni e corsi d’aggiornamento sulle patologie più emergenti fra gli immigrati. Poi ha lanciato il Manifesto Omceo di Roma “Sanità e Integrazione per una salute globale”. Eccone degli stralci:

I migranti che arrivano in Italia, provengono in larga parte da zone di conflitto e da Paesi dove
sono da lungo tempo in corso guerre di antica origine.

L’Ordine dei Medici ritiene che:
la risoluzione delle cause della cosiddetta “immigrazione obbligatoria” e la fuga dai conflitti devono necessariamente basarsi sulla collaborazione sinergica dei rappresentanti della Società civile, del mondo sanitario, delle scienze sociali, del diritto internazionale e del diritto umanitario e delle scienze geostrategiche; 
l’accesso dei migranti alle cure di pronto soccorso non possa essere mai subordinato al possesso del requisito di migrante regolare;
l’assistenza sanitaria alle minoranze esistenti in Italia debba passare anche attraverso la attivazione di “ambulatori e dispensari multietnici” nei quali trovino piena accoglienza anche componenti sanitarie.

L’Ordine dei medici esprime preoccupazione per:
la presenza in rete di notizie false (fake news) relative alle problematiche sanitarie della
emigrazione;
queste notizie devono essere contrastate con un’azione efficace e adeguata di informazione
corretta e scientificamente fondata;
presentare all’opinione pubblica i Migranti come la causa della morbilità, anche relativamente a
patologie già estinte, costituisce un falso ideologico;
i ripetuti episodi di violenza che nelle sue varie sfaccettature si sono verificati nei confronti
di donne e bambini migranti sul territorio nazionale.

L’Ordine dei Medici propone:
il potenziamento sia della Cooperazione Internazionale fra differenti Istituzioni,
stakeholders, Organizzazioni Internazionali e Stati;
il rafforzamento della collaborazione fra i medici di differente provenienza geografica,
etnica e culturale.

L’Ordine dei Medici si impegna per la tutela della pratica di circoncisione, non terapeutica
(preventiva) come Atto Medico, eseguito esclusivamente nelle strutture autorizzate.
L’Ordine dei Medici puntualizza il rispetto della persona umana attraverso la propria posizione
di contrasto assoluto alle Mutilazioni Genitali Femminili ( Mgf) .

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