“Gravi irregolarità”, il Centro Culturale Islamico di Trieste rimuove l’imam. La posizione dell’UCOII

Incontro interconfessionale sulla misericordia. Con Rabbino Roberto Della Rocca Don Fabio dalla Vecchia Iman Nader Akkad. A cura della Cooperativa Cattolico Democratica di Cultura - CCDC presso i Padri della Pace. Brescia 4 aprile 2017 Ph Christian Penocchio

Il Centro Culturale Islamico di Trieste e della Venezia Giulia ha rimosso con immediatezza il locale imam Nader Akkad, ingegnere siriano, uomo di dialogo e vicepresidente dell’UCOII (Unione delle Comunità Islamiche d’Italia). Tra l’altro, quello in questione è uno dei centri che risulta tra i membri fondatori delle Comunità Islamiche Italiane.

La motivazione addotta dallo stesso centro giuliano in una lettera datata 19 novembre del presidente del Centro, Saleh Igbaria, è che l’imam sia stato accusato di “gravi irregolarità” come il sostituirsi spesso al presidente del Centro in eventi e manifestazioni. Il che sarebbe accaduto anche in occasione delle elezioni nazionali dell’Unione, senza alcuna autorizzazione del Direttivo.

Da parte dell’imam, il suo avvocato, Fabio Petracci, ha preannunciato la volontà del suo assistito di adire le vie legali, poiché la reale motivazione del clamoroso allontanamento è che non ci fosse più sintonia con buona parte di quella comunità.

L’UCOII, ha riferito a Daily Muslim che non entrerà nel merito delle diatribe interne al centro triestino, ma cercherà di monitorarne i fatti e le parti in causa, cercando una mediazione che possa eventualmente sanare l’accaduto. Infine, solidarietà è stata espressa dalle altre comunità religiose del capoluogo friulano.

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