Fake news sul caso Torremaggiore da parte della stampa italiana

Ancora una volta i media italiani cercano di dipingere i musulmani come i nemici di questo paese, fomentando odio e violenza verso chi cerca solo di poter usufruire dei suoi diritti sanciti nella costituzione italiana.

Testate giornalistiche e televisive, qualche giorno fa, hanno lanciato a tutto spiano le accuse verso una comunità musulmana nella provincia di Foggia, Torremaggiore, accusando la stessa di aver “infettato” e creato un focolaio di Covid-19 nel paese. Tanto per citare tra gli altri il tg regionale della Rai, che ha esordito con uno sprezzante titolo accusatorio a prescindere: “Galeotta è stata una cena di fine Ramadan”, alludendo a una fantomatica cena che avrebbe scatenato un focolaio di Covid a Torremaggiore.

Cena mai avvenuta, come mai è stata presentata la richiesta per questa cena. È il sindaco Emilio Di Pumpo in persona che ammette questo con un suo post su Facebook, dopo la segnalazione di Cristian Farano per via privata, membro del progetto SVAM di ANMI.

Noi abbiamo cercato di non entrare in questa polemica, sapendo che la notizia era già un fake in quanto si era già detto, e noi di DM lo avevamo comunicato, che nessun centro islamico avrebbe festeggiato e tanto meno aperto le porte ai fedeli nel periodo del ramadan.

Non è servito a queste testate giornalistiche per fare vera informazione, perché dovevano imbastire l’ennesimo “dito contro” , tanto che ancora oggi vi è qualcuno che cerca di mettere in dubbio anche la parola del sindaco nonostante le sue affermazioni.

Farano, interpellato dal presidente di  Anmi, perché sottoposto a chiamate per avere chiarezza sui fatti, ha chiarito ciò che è avvenuto e ha rilasciato tra l’altro un vocale che rendiamo pubblico:

 

 

Ci sono stati malati di Covid-19 nel paese, come risaputo, e anche di origine magrebina, ma questo vuol dire che questi signori abbiano organizzato una cena di fine Ramadan solo perché di origine marocchina? Questo il giornalismo italiano? Ed è questa la pluralità, l’attenzione alle notizie da parte dei giornalisti di queste emittenti televisive? La democratica rappresentanza della Rai è questa? Dovremo noi pagare il canone a un’emittente che dice di rappresentare, a suo modo, tutti i cittadini italiani? Dopo, tra l’altro, l’ultima gaffe che colpisce noi musulmani, assegnando alla nostra città santa il titolo di capitale di uno stato che non rispetta le leggi internazionali dell’Onu? Rai che si oppone alle leggi internazionali? Tutto questo perché, perché questa battaglia contro noi musulmani?

Secondo i canoni di questa informazione poco veritiera, potremmo noi dire che la Lombardia, che è ancora in situazione critica, è il focolaio d’Italia per il Covid-19 e quindi da additare e sottoporre al pubblico arbitrio odiatore di tutti gli italiani?

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