Erdogan guarda all’anno 2053 per realizzare i sogni dei giovani

Congratulazioni esprime Recep Tayyip Erdogan, presidente della Turchia, in occasione della 96ma Festa della Repubblica ottomana, che ricorre oggi, verso la popolazione del suo Stato dislocata nelle 81 province e verso quelli che sono al di là dei confini nazionali. Nel comunicato stampa il ricordo di Ataturk, la gratitudine per i deputati «che hanno finora lavorato per lo sviluppo, il rafforzamento ed il progresso» del Paese, l’auspicio di misericordia per i martiri turchi, il richiamo alla lotta intrapresa. Dunque: «Tutti gli eventi che abbiamo vissuto come gli attentati delle organizzazioni  terroristiche,  il vile tentato colpo di Stato del 15 luglio e altro, sono manifestazioni di questa lotta storica. L’Operazione Scudo dell’Eufrate, l’Operazione Ramoscello di Olivo, e l’Operazione Fonte di Pace, che abbiamo condotto in Siria, sono parte di questa lotta. Stiamo conducendo una lotta simile alla nostra Guerra d’indipendenza, che abbiamo iniziato un secolo fa e la quale è coronata con l’istituzione della nostra nuova Repubblica, con immagini e metodi diversi. È stato messo in atto ogni tipo di complotto e atto malevolo volto a sconvolgere la nostra unità nazionale e la nostra solidarietà». Dunque, con l’aiuto di Allah, scrive il presidente turco, e col sostegno della nazione, si è sventato ogni attacco al Paese ottomano. La previsione:«Raggiungendo gli obiettivi del nostro Paese del 2023, daremo alle prossime generazioni l’opportunità di realizzare  le loro visioni per il 2053 e il 2071 ».

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