Dr. Nicola Luigi Bragazzi, medico musulmano ed eccellenza italiana

Abbiamo intervistato un’eccellenza italiana, il Dr. Nicola Luigi Bragazzi, giovane medico musulmano autoctono, nominato alfiere della Repubblica, numerose pubblicazioni su riviste mediche islamiche ed è tra i migliori 5 ricercatori in biomedicina al mondo, con età inferiore di 40 anni.

1) Ci parli del Dottor Nicola Luigi Bragazzi, la sua storia, il suo percorso nell’Islam e cosa fa attualmente.

Ho 33 anni, essendo nato a Carrara (MS) il 2 marzo del 1986. Mi sono avvicinato all’Islam ai tempi del Liceo Scientifico e ho fatto shahada ai tempi dell’Università. Ciò che mi ha colpito dell’Islam è il puro monoteismo (tawhid). Sono laureato in Medicina e Chirurgia all’Università di Genova, ho un dottorato in Biofisica conseguito presso l’Università di Marburg (Germania), sono specialista in Igiene e Medicina Preventiva. Sono stato insignito del titolo di Alfiere della Repubblica Italiana dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Recentemente, sono stato nominato tra i migliori 5 ricercatori in biomedicina al mondo, con età minore di 40 anni. Attualmente mi occupo di biomatematica e biostatistica presso l’Università di York, Toronto, Ontario, Canada.

2) Lei è uno dei pochi medici musulmani autoctoni, come vive la situazione nel suo ambiente ambiente di lavoro?

Non è sempre facile coniugare fede e doveri professionali, specialmente nell’ambiente lavorativo. Attualmente (in Canada) ho diversi colleghi musulmani. Ci siamo scambiati gli auguri di eid e talvolta preghiamo insieme (tempo permettendo).

3) Come vede il futuro dei musulmani in Italia?

Personalmente sono molto ottimista sulla comunità islamica in Italia: la vedo molto attiva, anche se a volte divisa su questioni su cui potrebbe essere più unita e compatta.

4) Come si possono applicare i principi islamici alla medicina occidentale?

La medicina occidentale cosiddetta “basata sulle evidenze”, tramite l’applicazione rigorosa del “metodo scientifico”, può aiutarci a riscoprire l’autenticità di diversi principi della medicina islamica (la preghiera, il digiuno intermittente, l’hijama o coppettazione, tra gli altri). Pur non volendo fare del riduzionismo scientifico, questo potrebbe aiutare molti fedeli a capire l’importanza della pratica costante e quotidiana della religione islamica e avvicinare all’Islam persone attualmente diffidenti.

5) Quali benefici pratici si possono avere?

I benefici in termine di salute (per esempio, modulazione dei sistemi immunitario, metabolico ed endocrino tramite il digiuno intermittente – Ramadan – e modulazione del sistema cardiovascolare – tramite la preghiera) sono molteplici, anche se quelli spirituali sono sicuramente i più importanti.

Facebook Comments Box