Una delle emergenze che l’Italia sta affrontando contro il coronavirus è la “mancanza” di braccianti agricoli, tanto che si anche lanciato l’allarme sulla mancanza di manodopera straniera. L’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, per proteggere i lavoratori migranti, ha recentemente pubblicato una guida per imprese e datori di lavoro sulla protezione dei lavoratori migranti nella pandemia di Covid-19.
Tra i principi generali indicati dall’Oim:
– tutti i lavoratori devono essere trattati con uguaglianza, dignità e rispetto, indipendentemente dal genere e dallo status migratorio;
– la salute, il benessere e la sicurezza di tutti i lavoratori, inclusi quelli migranti, deve essere una priorità per i datori di lavoro durante la crisi. Le imprese devono esercitare un approccio inclusivo alla responsabilità di farsi carico del rispetto dei diritti umani e del soddisfare i bisogni i base di tutti i lavoratori, soprattutto quelli relativi alla salute;
– monitorate e adeguatevi a tutte le prescrizioni delle autorità nazionali e subnazionali riguardo alle misure di salute pubblica e assicurate che le informazioni fondamentali siano comunicate ai lavoratori;
– mantenete i contatti e cercate il supporto di grandi imprese, sindacati e associazioni di categoria per condividere informazioni, conoscenze acquisite e passi raccomandati per affrontare la crisi con un’azione cooperativa;
– fate un rapido esame delle misure esistenti su salute, sicurezza, lavoro e protezione sociale sul luogo di lavoro e negli alloggi dei lavoratori (se rilevante) e identificate le esigenze più pressanti dei lavoratori;
– concentratevi su misure che tengano conto del genere e adeguare la vostra risposta alle esigenze dei gruppi potenzialmente vulnerabili all’interno della vostra forza lavoro, inclusi i migranti.