Conferenza delle regioni e delle province autonome. Indagine conoscitiva sul fenomeno del caporalato

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​Lo scorso 3 luglio, le Commissioni riunite Lavoro e Agricoltura, presso l’Aula della Commissione Agricoltura, hanno svolto l’audizione di rappresentanti della Conferenza delle regioni e delle province autonome, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul fenomeno del cosiddetto “caporalato” in agricoltura. Sono intervenuti il Dott. Leonardo di Gioia, Coordinatore della Commissione sulle Politiche agricole e Assessore regionale della Regione Puglia, e il Dott. Francesco del Castello, Commissario della Regione Calabria per L’Agea.

Nel corso dell’audizione è stato ribadito l’Impegno delle Regioni sui territori per contribuire al contrasto del fenomeno del Caporalato, evidenziando le principali iniziative già poste in atto su più fronti e sottolineando l’importanza deiProtocolli d’intesa regionale che hanno fatto seguito al Protocollo sperimentale contro il caporalato e lo sfruttamento lavorativo in agricoltura del 27 maggio 2016.

La Conferenza delle Regioni, tra l’altro, partecipa attivamente con propri rappresentanti al Tavolo operativo per la definizione di una nuova strategia di contrasto del caporalato e dello sfruttamento lavorativo in agricoltura.

È stata altresì ribadita la necessità di massimizzare gli sforzi affinché un numero maggiore di imprese da un lato e di Centri per l’impiego e Agenzie per il lavoro dall’altro aderiscano alla “Rete del lavoro agricolo di qualità“, principale strumento per promuovere la regolarità delle imprese agricole.

La problematica dei trasporti, in particolare, rappresenta una chiave di volta per combattere il caporalato: sono numerose le esperienze regionali introdotte negli ultimi due anni per risolvere tale criticità attraverso, ad esempio, la rimodulazione degli orari del trasporto pubblico e l’introduzione del trasporto a chiamata con navette.

Sono stati infine citati alcuni esempi ed esperienze innovative che permettono di incrociare domanda ed offerta di lavoro in agricoltura o di creare specifici elenchi di prenotazione per il settore agricolo nei quali possano confluire volontariamente tutti i lavoratori disponibili.

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