Como, la Lega contro il Ramadan

Malaysian muslims pray at a mosque in Kuala Lumpur on the second Friday noon prayer of the Ramadan on September 12, 2008. Muslims around the world are observing the holy month of Ramadan, month of fasting and spiritual purity during which they refrain from eat, drink or sex from dawn till dusk. AFP PHOTO/KAMARUL AKHIR (Photo credit should read KAMARUL AKHIR/AFP/Getty Images)

A Como la Lega si pone contro la celebrazione del Ramadan. A dare battaglia sono stati i consiglieri e gli assessori comunali che si sono espressi contro la tradizionale preghiera islamica, annunciata con un comunicato ufficiale dopo che la comunità turco-islamica ha presentato nei giorni scorsi la domanda di occupazione del suolo pubblico.

Come ogni anno – si legge nella nota firmata da gruppo consiliare e assessori leghisti di Como – la Lega si trova a combattere per evitare che una manifestazione organizzata da chi non rispetta la nostra cultura e il nostro Paese si svolga in città. Siamo assolutamente contrari alla concessione di spazi comunali a Comunità che non rispettano i diritti fondamentali della nostra società e della nostra cultura”, ha affermato nel comunicato la deputata leghista e vicesindaco di Como, Alessandra Locatelli, che ha poi proseguito: ”Sappiamo che in questi luoghi parlano solo in lingua straniera, che per la religione islamica la donna non è uguale all’uomo nei diritti e nel valore, e non possiamo accettare che qualcuno che predica l’odio contro l’Occidente faccia i suoi comodi nella nostra città. Stiamo parlando di una religione con la quale non è mai stato possibile raggiungere una intesa con la Repubblica Italiana e quindi non intendiamo dare spazi a chi non vuole adeguarsi ai nostri principi, ai nostri valori e alla nostra cultura”.

La nota spiega che quest’anno il Comune di Como non concederà Piazza d’Armi, ma la locale Comunità Islamica ha chiesto di poter utilizzare lo spazio pubblico del Parco Negretti: “I parchi sono spazi per i bambini e per famiglie, per persone che vogliono rilassarsi o giocare all’aria aperta e non per raduni notturni – continua la nota della Lega – La tensostruttura proposta dalla Comunità Islamica ospiterà un grande afflusso di persone che per circa un mese si ritroverà a pregare tutte le sere. Si tratta di un evento particolarmente invasivo e che mal si concilia con l’uso degli spazi pubblici. La Lega di Como prende distanza dalla concessione che, se avverrà nei prossimi giorni, causerà disagi ai residenti e ai cittadini della zona, che si vedranno sottrarre uno spazio pubblico prezioso per il territorio“.

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