Asia Bibi in Canada. Smentita la notizia

Asia Bibi, la cittadina pakistana cattolica condannata a morte nel 2010 per avere offeso il nome del profeta Maometto (il reato di blasfemia è punito in Pakistan con il carcere e la pena capitale) e poi assolta dalla Corte Suprema, avrebbe lasciato il suo Paese e si troverebbe con la famiglia in Canada. A riferirlo era stato il suo avvocato Saif ul Malook in un’intervista rilasciata al quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung.

Ma la notizia è stata successiva smentita perché “infondata”. A renderlo noto è Aiuto alla Chiesa che Soffre, la fondazione pontificia che segue la vicenda. “Asia Bibi è ancora in Pakistan. L’informazione giornalistica non è purtroppo fondata. Acs prega perché prestissimo si possa ricongiungere con le proprie figlie” si legge in un tweet.

La vicenda della donna è partita da una lite con alcune donne di fede musulmana. Ne era seguita la denuncia da un imam, quindi il successivo arresto e l’iniziale condanna. A quel punto si è attivata una massiccia mobilitazione internazionale e il suo caso approda alla Corte Suprema del Pakistan, che ne decreta l’assoluzione e ne dispone la scarcerazione, rallentata dalle proteste e minacce di morte da parte di migliaia di estremisti islamici che erano scesi nelle piazze contro la sentenza.

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