Il Giornale fa sensazionalismo sul Ramadan in Italia

Lunedì, 20 aprile 2020, inizio della settimana che apre il Ramadan, è apparso su ilGiornale un articolo a firma di Giovanni Giacalone, che è convinto che il mese sacro porterà alle forze dell’ordine dei grattacapi che sfoceranno in disordini sociali.

Colui che ha scritto quelle righe probabilmente ha tanti di quei preconcetti che non riesce a discernere la fantasia creata da giornali come quello su cui scrive dalla realtà. Innanzi tutto dovrebbe capire che il Bangladesh non è l’Italia e che in Italia non esiste un partito politico filo-islamico e anche se ve ne fosse, non certo andrebbe contro le regole prefissate.

Non comprende, Giacalone, che in alcuni paesi come quelli di cui ha scritto, il grado di scolarizzazione e rispetto delle regole civiche è a un livello molto basso, quasi inesistente e non è certo per cause dovute alla popolazione, ma per corruzione del potere centrale, sovvenzionata dalle potenze sovraniste occidentali che ne vogliono sfruttare le riserve e la mano d’opera. Perché l’autore dell’articolo, invece di menzionare il funerale in Bangladesh, non ha nominato il funerale a Saviano (Napoli), dicendo che tutti i cattolici sono pericolosi estremisti pronti a sovvertire l’ordine della società italiana? E perché non ha nominato il buon comportamento in questa pandemia del Marocco, dell’Egitto, degli Emirati o del Kuwait? Fatevela voi la domanda, perché Gialcalone, probabilmente per fare sensazionalismo, ha preso una cantonata portando un esempio poco calzante, e anche perché sembra avere quel preconcetto denigratorio e razzista nello scrivere contro i musulmani, in particolare in Italia.

E sempre rispondendo a costui, chi gli ha detto che in Italia i musulmani non rispettano le regole anche in periodi particolari? Lo sa che i musulmani in Italia hanno già organizzato il mese intero del Ramadan con collegamenti via social, via applicazioni telefoniche per trascorrere nel migliore dei modi il Ramadan e non essere di impaccio e creare problemi alla grave situazione italiana? Dovrebbe leggere di più DailyMuslim, forse avrebbe qualche idea in più sui suoi studi.

E questi studi e titoli che fanno avere queste idee strampalate al tizio da dove provengono? Da università che non danno spazio a professori occidentali e non musulmani? Da paesi dove lo scopo principale è quello di occupare tutte le terre e cacciar via l’etnia stanziante arabo-musulmana? Da studi monodirezionali contro la comunità musulmana che la etichettano come terrorista?

Il giornalista è mai stato in una madrassa? In una moschea? Non voglio dire che debba andare in un paese musulmano, ma è stato mai in una casa di un musulmano in Italia? Ha mai parlato con musulmani italiani? Ha mai visto quello che fa una famiglia italiana musulmana che lavora, paga le tasse, manda i figli a scuola e cerca di creare un futuro migliore per l’Italia e la società in cui vive?

Credo proprio di no! Perché dimostra di avere solo idee teoriche e strampalate che seguono sempre la stessa linea, quella di disegnare il musulmano come il reietto, lo scarto e l’incivile della società italiana e mondiale. Invece dovrebbe volgere lo sguardo altrove, vedrebbe musulmani che hanno donato, di tasca propria, più di cento mila euro in questi due mesi di emergenza, musulmani che aiutano persone sole e sofferenti che hanno perso tutto in questi mesi, musulmani che stanno lottando per salvare l’Italia chiusi in casa e nelle corsie degli ospedali, pronti a continuare a farlo  anche nel mese del Ramadan, rispettando le regole che il proprio paese ha imposto a tutti gli italiani per potersi salvare.

Altro che come scrive in chiusura delle sue righe: “Considerato che gran parte dei musulmani in suolo italiano è fortemente attaccata alle proprie abitudini derivanti dai Paesi d’origine, c’è il rischio che si verifichino tensioni e disordini.”

Legga, e cerchi di vivere la realtà a contatto con chi cerca di studiare, e non scrivere di noi senza averci mai frequentato, senza “mai averci avuto a che fare”.

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