Arrestato a Milano un militante dell’ISIS

Foto Polizia di Stato / lapressecronaca 26-01-2018 Milano Operazione Digos sezione antiterrorismo TAlis Pater, immagini dei protagonisti Nella foto: SAYED FAYEK SHEBL AHMED SagedDISTRIBUTION FREE OF CHARGE - NOT FOR SALE

Un 22enne di origini egiziane accusato di far parte dell’Isis è stato arrestato dalla Polizia di Stato, con l’utilizzo del Nocs, alle prime luci dell’alba di oggi a Milano nell’ambito dell’operazione denominata Lupi del deserto. Il giovane, ritenuto organico al sedicente Stato islamico, è accusato di associazione con finalità di terrorismo internazionale, istigazione e apologia del terrorismo. Le indagini sono partite nel 2017 dalla Procura Distrettuale di L’Aquila, in raccordo con la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, sono state condotte dalle Digos del capoluogo abruzzese, Teramo, Piacenza e Milano parallelamente ai Compartimenti della Polizia Postale di Abruzzo ed Emilia Romagna.

“L’operazione odierna – come si legge in una nota – conferma l’efficacia del modello di prevenzione del nostro Paese e nasce dallo sviluppo di una notizia di intelligence che, sul finire dello scorso anno, segnalava all’interno di un gruppo WhatsApp tra militanti islamisti un partecipante che aveva in uso un’utenza italiana. Gli immediati accertamenti hanno permesso di identificare l’utilizzatore dell’utenza del primo che, per tutto il periodo delle indagini durante il quale ha risieduto da clandestino in provincia di Teramo e a Milano, è stato sottoposto a sorveglianza costante da personale specializzato della Dcpp/Ucigos”.

Nel corso di più conversazioni con due sue connazionali, entrambi indagati, è stato intercettato mentre spiegava di essere di fatto un lupo solitario pronto a combattere ed a fare la guerra, poiché avrebbe, a suo dire, ricevuto un addestramento militare.

Le attività di investigazione ed intercettazione telefoniche e telematiche hanno permesso anche di recuperare numerosissimi file audio scaricati dall’indagato, gran parte dei quali prodotti dal comparto mediatico dell’Isis, contenenti inni jihadisti e sermoni di Iman radicali propugnatori di odio nei confronti del mondo occidentale ed inneggianti al martirio in nome di Allah.

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